28-02-2018 | di COOPI
Nigeria: i comitati scolastici, ponti tra scuola e comunità
L’ “Intervento per estendere l’accesso all’educazione (formale e non formale) di qualità e supporto psicosociale per i minori in età scolare presso i villaggi d’accoglienza e le comunità sfollate dell’area urbana di Maiduguri (Nigeria)”, finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), ha previsto la formazione di comitati scolastici in ciascuna delle quattro scuole nell’area di Bolori 2 designate nel progetto.
Attivati nel mese di ottobre, ciascun comitato (School-Based Management Committee o SBMC) conta un numero tra gli 11 e i 17 membri (nelle scuole primarie e medie), per un totale di 93 membri sostenuti da COOPI, a cui si aggiungono 9 insegnanti. Essi sono composti, secondo le direttive governative, dalle autorità scolastiche locali più i rappresentanti degli insegnanti, dei genitori, degli studenti e della società civile . Durante gli scorsi mesi, i comitati scolastici hanno affiancato il personale di COOPI nella preparazione delle classi di educazione, sia formale che non; hanno poi contribuito, con gli educatori e gli operatori sociali, a identificare i minori in condizioni di vulnerabilità, quelli non scolarizzati e coloro che hanno abbandonato gli studi precocemente. Si sono inoltre occupati della gestione delle classi e dei servizi igienico-sanitari, oltre ad avere aiutato nella pianificazione e realizzazione della attività ludico-ricreative e in quelle di sensibilizzazione a livello comunitario, tra cui le attività coi genitori, le sessioni di gruppo e gli eventi comunitari.
A dicembre, i comitati hanno preso parte agli incontri settimanali per valutare l’adeguamento igienico delle strutture e degli spazi educativi, il coordinamento e la gestione dei kit ricreativi e scolastici distribuiti per l’educazione non formale. A ottobre e novembre erano stati organizzati 3 incontri per illustrare la funzione dei SBMC in relazione agli obiettivi di progetto, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori e l’inclusione dei soggetti vulnerabili. Nei primi giorni di febbraio, inoltre, tutti e 102 i membri sono stati formati su come gestire le strutture scolastiche e gli eventi extrascolastici, l’igiene delle strutture, la sicurezza della scuola, la valutazione degli obiettivi scolastici annuali.
Alla luce di queste attività risulta chiaro, pertanto, quanto i comitati scolastici costituiscano dei “ponti di raccordo” tra ciascuna scuola e la rispettiva comunità . Il loro operato incrementa l’interesse e il grado di tutela dei genitori e delle autorità locali nei confronti degli studenti, della loro istruzione e della loro sicurezza; l’istituzione di molte attività al di fuori delle classi, quali gli orti scolastici, permette di creare fonti non solo di sostentamento, ma anche di profitto, a beneficio della sostenibilità della scuola.
Questo aspetto è fortemente ricercato da COOPI in tutti i suoi progetti di Educazione in Emergenza, dato che la partecipazione attiva e consapevole da parte dei membri della comunità scolastica rende possibile il proseguimento delle attività educative anche dopo il termine del nostro operato, oltre a incrementare l’interesse dei genitori nei confronti dell’istruzione dei propri figli.