A Bria, 2.700 persone riunite contro le violenze di genere
13-12-2018 | di COOPI

A Bria, 2.700 persone riunite contro le violenze di genere

In occasione dei "16 giorni di Attivismo contro la Violenza di Genere" - che si celebrano ogni anno in tutto il mondo dal 25 novembre (Giornata mondiale contro la violenza alle donne) al 10 dicembre (Giornata mondiale dei Diritti umani) - COOPI ha organizzato una campagna di sensibilizzazione di massa a Bria, una delle città più colpite dalla crisi in Repubblica Centrafricana, coinvolgendo più di 2.700 persone.

La campagna, intitolata "Tolleranza zero alla violenza di genere nelle aree urbane e rurali", è nata nell'ambito del progetto "Risposta integrata alle emergenze / CCCM per le popolazioni sfollate colpite dai conflitti nelle aree di Zemio, Bria e Alindao" finanziato dal Fondo Umanitario.

La campagna è stata introdotta venerdì 24 novembre da una sessione di sensibilizzazione comunitaria condotta presso la Chiesa cattolica di Bria da COOPI, in sinergia con la ONG International Medical Corps (IMC), in cui 60 persone si sono interrogate sul tema: "Porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze nella comunità". Tra queste, i rappresentanti della comunità cristiana e islamica, le donne a capo dell'Organizzazione delle Donne Centrafricane e i leader della comunità di Bornou, del centro città e di PK3, ovvero 25 donne e 35 uomini.

Lunedì mattina 26 novembre, ha avuto luogo il lancio ufficiale della campagna di sensibilizzazione di massa per combattere la violenza contro le donne e le ragazze, attraverso una marcia pacifica. A questo proposito, COOPI, IMC e gli altri partner di progetto si sono riuniti sul ponte di Gbadou, asse PK3, ed hanno camminato fino alla Prefettura di Haute-Kotto accompagnati da 1.468 partecipanti.

Questa marcia è servita come passaparola per portare la gente alla campagna che si è svolta nel pomeriggio dello stesso giorno. Il Comitato Direttivo del sito degli sfollati ha molto apprezzato l'iniziativa e si è impegnato personalmente per facilitare la partecipazione degli sfollati.

Nel pomeriggio, l'attività ha preso una piega più festosa. I leader della Comunità, i leader del blocco, le Reti Comunitarie di Protezione (RECOP) e i Comitati Comunitari di Protezione hanno a loro volta lanciato ufficialmente le attività. Si è tenuta una sessione di danza tradizionale per riunire tutti i partecipanti. In seguito, si è svolta una discussione sul tema "Tolleranza zero della violenza di genere nelle aree urbane e rurali" e sono state spiegate le diverse forme di violenza di genere, per aumentare la consapevolezza nel modo più semplice possibile tra tutti i partecipanti. A questo scopo, è stato presentata una breve piéce teatrale sull'aggressione fisica e la negazione delle risorse.

Per divertirsi senza allontanarsi dal tema del genere, si è svolta una partita di calcio con due squadre femminili che si è conclusa con un pareggio. Le danze tradizionali sono riapparse per continuare a intrattenere i partecipanti.

"Questa giornata – afferma Christian Rija, capo progetto COOPI - è stata per noi un successo : 2.741 persone hanno partecipato e sono state informate sull'importanza di fermare le violenze contro le donne e le ragazze nella comunità".