Appello urgente all'ECOWAS: consentire l'accesso all'aiuto umanitario in Niger
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04-12-2023 | di COOPI

Appello urgente all'ECOWAS: consentire l'accesso all'aiuto umanitario in Niger

Noi, ONG che svolgiamo importanti operazioni umanitarie in Niger, chiediamo alla Comunità Economica degli Stati dell'Africa Occidentale (ECOWAS) di adottare con urgenza eccezioni formali per l'azione umanitaria nel regime di sanzioni imposto al Niger, per garantire che gli aiuti possano affluire in modo ordinato e tempestivo ai civili nigerini, in un momento di drammatico aumento dei bisogni. Più di 4,3 milioni di nigerini hanno urgente bisogno di aiuti umanitari e le conseguenze negative per la popolazione si aggravano di giorno in giorno.

Gli attori umanitari, così come le entità commerciali e finanziarie che consentono le loro operazioni, hanno bisogno di una chiarezza legale formale che dimostri che i loro sforzi per fornire aiuti umanitari sono consentiti dalle sanzioni. Anche banche, fornitori, assicuratori e altri attori del settore privato hanno bisogno di certezza giuridica sull'applicazione delle sanzioni alle transazioni necessarie per le attività umanitarie in Niger. Molti attori umanitari sono stati costretti a sospendere le attività umanitarie a causa di questa chiusura, che continuerà se non verrà fatta chiarezza giuridica.

La chiarezza giuridica necessaria riguarderebbe un emendamento nel linguaggio delle sanzioni per permettere espressamente le attività e le azioni umanitarie necessarie alla fornitura di aiuti in Niger, in conformità con l'articolo 4(4) dell'Atto supplementare sulle sanzioni contro gli Stati membri che non rispettano i loro obblighi nei confronti dell'ECOWAS (A/SA.13/02/12, a volte indicato come A/SP.13/2/12) del 17 febbraio 2012, che prevede che le sanzioni non pregiudichino la fornitura di aiuti umanitari alle persone nello Stato membro interessato. Questa disposizione di legge rimane in gran parte sconosciuta al pubblico. La certezza del diritto è quindi una necessità assoluta.

Siamo grati per le lettere della Commissione dell'ECOWAS del 25 agosto 2023, che ricordano l'articolo sopra citato e consigliano a Benin, Togo e Nigeria che le sanzioni non dovrebbero influire sulla fornitura di aiuti umanitari. Tuttavia, il flusso di forniture umanitarie tanto necessarie rimane lento e inaffidabile, poiché il linguaggio delle sanzioni stesse rimane invariato. Permangono ambiguità su ciò che è o non è consentito, con interpretazioni inconsistenti che sorgono al moemnto del passaggio di frontiera. Il passaggio dei veicoli che trasportano forniture umanitarie rimane irregolare e organizzato in situazioni ad hoc, con carichi che permangono fermi al confine per molto tempo, ritardandone l’arrivo e compromettendone il contenuto, soprattutto per quanto riguarda cibo e i prodotti medici. Migliaia di camion sono attualmente bloccati al confine con il Benin. Inoltre, la disponibilità ininterrotta di risorse infrastrutturali chiave, come il carburante e l'elettricità, rimane fondamentale per consentire il flusso continuo di aiuti salvavita, come la conservazione di prodotti farmaceutici vitali.

In qualità di organizzazioni umanitarie imparziali, siamo costretti a continuare a lavorare, nonostante il complesso e difficile contesto operativo. Ci impegniamo a rispettare i più alti standard di gestione del rischio e di dovuta diligenza per garantire che l'assistenza raggiunga i più bisognosi. Tuttavia, abbiamo bisogno di certezze per facilitare l'azione umanitaria e per poter raggiungere le persone bisognose in Niger in modo costante e prevedibile.

È in linea con l'impegno dell'ECOWAS, ai sensi dell'articolo 4(4) dell'Atto complementare, di garantire che l'accesso effettivo e ininterrotto alla necessaria assistenza umanitaria raggiunga le persone vulnerabili in uno Stato membro, per cui chiediamo all'ECOWAS di includere questi necessari emendamenti alle sue sanzioni sul Niger e di farlo con effetto immediato.

Emendamenti pubblici e chiari alle sanzioni garantirebbero che tutte le parti interessate prendano le misure necessarie per consentire l'accesso umanitario.

In particolare, chiediamo all'ECOWAS di adottare eccezioni umanitarie giuridicamente vincolanti che escludano dal campo di applicazione delle sanzioni sul Niger la distribuzione di forniture essenziali, servizi e risorse economiche necessarie per svolgere attività umanitarie imparziali, nonché necessarie per soddisfare i bisogni umani di base. Chiediamo rispettosamente all'ECOWAS di adottare emendamenti all'attuale linguaggio delle sanzioni sul Niger, affinché vi sia un impatto più diretto sulla capacità di portare avanti la fornitura di aiuti umanitari e suggeriamo rispettosamente qui di seguito una formulazione per tali emendamenti. Notiamo che questi emendamenti qui suggeriti riflettono il linguaggio incluso nelle sanzioni dell'ECOWAS sul Mali e l'impegno dell'ECOWAS ai sensi dell'articolo 4(4) dell'Atto Integrativo, insieme ad alcuni ulteriori suggerimenti chiarificatori volti a limitare ulteriormente le ambiguità interpretative e ad assicurare la pronta ripresa delle attività tanto necessarie al soddisfacimento delle esigenze di base dei civili in Niger.

Suggerimento di emendamenti:

  1. Chiusura delle frontiere terrestri e aeree tra i paesi dell'ECOWAS e il Niger, che non pregiudichi la fornitura di aiuti umanitari alle popolazioni del Niger, in particolare l'attraversamento di persone, rifornimenti (come beni di base ed essenziali e qualsiasi materiale necessario per portare efficacemente aiuto umanitario), veicoli e aeromobili impiegati o destinati a essere utilizzati per tale rifornimento.
  2. Sospensione di tutte le transazioni commerciali e finanziarie tra gli Stati membri dell'ECOWAS e il Niger, ad eccezione di beni e servizi di base ed essenziali come prodotti alimentari, acqua, prodotti farmaceutici, forniture e attrezzature mediche, prodotti petroliferi ed elettricità, e altre transazioni commerciali o finanziarie necessarie per fornire aiuti umanitari in Niger.
  3. Congelamento di tutte le transazioni di servizi, compresi i servizi di pubblica utilità (eliminare "compresi i servizi di pubblica utilità" N.d.R.), ad eccezione dei servizi pubblici di base come elettricità, acqua, gas e prodotti petroliferi, nonché di altre transazioni di servizi necessarie per fornire aiuti umanitari in Niger.

Questo appello all'azione è sostenuto da:

  • AZIONE CONTRO LA FAME
  • CARE
  • COOPI
  • DRC
  • HELP
  • INTERNATIONAL RESCUE COMMITTEE
  • INTERSOS
  • MERCY CORPS
  • NRC
  • OXFAM
  • SAVE THE CHILDREN