Mali, malnutrizione infantile: risultati ottenuti
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31-01-2018 | di COOPI

Mali, malnutrizione infantile: risultati ottenuti

E’ dal 2013 che COOPI é presente nella regione di Ségou in Mali per portare avanti un programma di lotta alla malnutrizione acuta e severa dei bambini al di sotto dei 5 anni. In Mali, l’insicurezza alimentare colpisce 3,6 milioni di persone e circa 852.000 bambini (1 bambino su 6) sono a rischio di malnutrizione acuta, tra questi 107.000 sono a rischio di malnutrizione acuta grave.

A gennaio 2018 si é appena concluso il progetto finanziato dall'Ufficio per gli aiuti umanitari e la protezione civile dell'Unione europea (ECHO) che ha contribuito a rafforzare le attività precedentemente sostenute per assicurare la presa in carico della malnutrizione infantile e la sua continuità all’interno delle comunità, i centri di salute comunitari, il centro di salute di riferimento, fino all’ospedale di Ségou.

 

Dei 4.969 casi di malnutrizione attesi nel distretto sanitario di Ségou, grazie al progetto sono stati identificati 4.162 casi, ovvero l'84% delle previsioni iniziali. Ad oggi, il programma ha raggiunto 77.607 bambini al di sotto dei 5 anni, tra questi 3.906 necessitavano di cure e sono guariti, compresi 459 con complicazioni. Grazie alla componente di sensibilizzazione a livello comunitario sono stati assistiti tutti i 4.162 casi identificati.

Le strade che raggiungono i villaggi attraversano una campagna completamente secca. Il miglio che viene coltivato in questa ragione é stato interamente raccolto e le scorte conservate nei granai diventano ogni giorno più esigue. E’ in questo periodo dell’anno che le condizioni di migliaia di persone si fanno sempre più difficili ed é qui che 1120 leader comunitari, abitanti nei villaggi, sono stati formati sulle cause della malnutrizione; sul riconoscimento dei suoi segni clinici; sulla promozione dell'allattamento al seno; sull’utilizzo dei prodotti locali per la diversificazione della dieta; sulle buone pratiche di alimentazione neonato-bambino (ANB). Oggi svolgono un ruolo fondamentale all’interno delle comunità nella prevenzione e nella cura della malnutrizione infantile attraverso attività di sensibilizzazione, screening porta a porta e riferimendo dei casi ai Centri di Salute Comunitari. Queste figure, inoltre, posso contare sulla formazione di 155 Agenti di Salute Comunitari (ASACO), ognuno dei quali é incaricato di assistere un gruppo di villaggi e di metterli in relazione con il Centro di Salute Comunitario più vicino.

 

I Centri di Salute Comunitari (CSCOM) offrono un pacchetto minimo di attività sul territorio e, grazie al progetto che ha rafforzato la loro capacità di prendere in carico la malnutrizione infantile, le mamme e i bambini possono ricevere un’assistenza completa e gratuita, che inizia con una visita generale e prosegue con esami clinici più specifici. Tra questi c’é la misurazione del peso, dell’altezza e della circonferenza del braccio del bambino e il test d’appetito per identificare la malnutrizione, il grado della malattia e la cura più adeguata. I casi più gravi vengono dirottati al Centro di Salute di Riferimento (CSREF) di Ségou, che é in grado di fornire trattamenti intensivi e posti letto per il perido di ricovero, o all’ospedale di Segou per l’alimentazione artificiale.

Se non viene debellata entro i 2 anni di età, la malnutrizione puo’ provocare danni irreparabili allo sviluppo psico-fisico, al sistema immunitario e, nei casi più gravi, la morte, non solo per la mancanza di cibo, ma anche per compilcazioni dovute a malattie come malaria e diarrea. Durante il trattamento, mamme e accompagnanti vengono sensibilizzati sulle tecniche di misurazione, sui temi della pianificazione familiare, sulle buone pratiche igieniche e di alimentazione neonato-bambino. Queste sessioni, insieme a quelle nei villaggi, hanno contribuito a un graduale cambiamento dei comportamenti, ad aumentare la consapevolezza delle madri riguardo all'adozione di pratiche alimentari adeguate e a ridurre le malattie diarroiche, anche grazie alla distribuzione di kit di igiene.

 

Nel mese di ottobre, il progetto ha condotto un'indagine per misurare l'effetto delle sensibilizzazioni. I risultati del sondaggio hanno mostrato che:

  • Il 72% dei bambini viene allattato al seno entro un'ora dopo il parto,
  • Il 36% dei bambini è stato alimentato esclusivamente con latte materno;
  • Il 27% dei bambini ha beneficiato di un'alimentazione complementare adeguata;
  • Il 50,6% dei bambini ha ricevuto un'adeguata frequenza del pasto;
  • Il 66,38% dei bambini ha beneficiato della diversificazione alimentare.

Nell’ambito delle attività di prevenzione della malnutrizione, sono state svolte 229 dimostrazioni nutrizionali utilizzando prodotti locali in 91 villaggi e in 14 Centri di Salute Comunitari. Il progetto ha sostenuto un approccio comunitario all’individuazione della malattie. E’ molto importante, infatti, che le mamme e le comunità siano in grado di riconoscere tempestivamente la malnutrizione affinché si rivolgano ai Centri di Salute e sconfiggano la malattia.