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Rafforzare la resilienza delle comunità locali verso i cambiamenti climatici nel Nord Darfur

Studi di previsione sul cambio climatico stimano che, entro il 2050, la regione del Darfur subirà una diminuzione del livello delle piogge del 9% a causa dell’aumento annuo della temperatura di 1,5 gradi.

La degradazione del suolo che ne deriva costituirà (e costituisce sin da ora) un pericolo ingente per la popolazione locale, la cui economia poggia per l’80% dalla produzione di raccolto, l’allevamento e l’artigianato.

Il progetto di COOPI nel nord del Darfur mira a rafforzare la resilienza delle comunità locali e a promuovere forme di sussistenze sostenibili per rispondere al cambio climatico e al fenomeno migratorio connesso. Sono previsti innanzitutto piani d’azione per le comunità beneficiarie volti a favorire una gestione oculata e durevole delle risorse naturali, delle quali verrà compiuto una mappatura dettagliata e condivisa.
Per contrastare l’avanzare della desertificazione verranno poi sviluppati casi studio e pratiche sulle tecniche di raccolta dell’acqua e l’implementazione o ripristino di apposite infrastrutture: dighe nel terreno e di roccia permeabili, bacini per l’irrigazione e i tipici hafir, scavi nei quali l’acqua piovana confluisce per essere raccolta. In parallelo saranno effettuate operazioni per ampliare la profondità dei pozzi e applicate pompe a energia solare per il drenaggio dell’acqua. La promozione di energie rinnovabili sarà veicolata anche attraverso l’uso di biogas per la cottura dei cibi, sopperendo così alla scarsa disponibilità di legname combustibile dovuta alla deforestazione.


Il progetto è finanziato da: