RDC: un nuovo progetto per far fronte all'emergenza umanitaria nel Kasai Centrale
20-02-2020 | di COOPI

RDC: un nuovo progetto per far fronte all'emergenza umanitaria nel Kasai Centrale

Dal 2016, la regione del Kasai, nella zona centrale della Repubblica Democratica del Congo, sta affrontando una grave crisi umanitaria a causa di un violento conflitto: massacri di civili, violenze sessuali, distruzione di infrastrutture, reclutamento di bambini da parte delle milizie sono fenomeni dilaganti.

Il contesto, in cui siamo già presenti con dei programmi di nutrizione, rimane molto fragile a causa di conflitti latenti e di tensioni intercomunitarie generate dall'ondata di violenza che ha toccato il culmine nel 2017 e dai recenti ritorni dei congolesi espulsi dall'Angola. Quasi tutta la popolazione della zona è sfollata e ha perso i mezzi di sostentamento e i beni che possedeva.

COOPI, con il finanziamento del Fondo Umanitario della Repubblica Democratica del Congo, e in partnership con CISP e Caritas RDC, ha avviato la “Risposta umanitaria multisettoriale alle popolazioni più vulnerabili delle comunità di sfollati, rimpatriati e ospitanti nella zona sanitaria di Yangala, territorio di Luiza nel Kasai Central”. Il progetto, iniziato a maggio 2019, si propone di assistere 9.330 persone colpite dalla crisi, in particolare i più vulnerabili, attraverso un miglioramento delle loro condizioni di vita e la protezione ed il rispetto dei loro diritti umani.

Con questo progetto COOPI contribuisce a promuovere la leadership di 956 giovani e 458 donne nel lavoro autonomo e nella convivenza pacifica, a ridefinire i meccanismi della comunità per il monitoraggio e la segnalazione di violazioni dei diritti umani, per la prevenzione e la risposta alla violenza contro 3.780 bambini a rischio, per rafforzare il reinserimento di 220 bambini associati a forze e gruppi armati e di 645 minori non accompagnati e facilitare l'accesso in sicurezza e dignità ad un’assistenza 191 bambini e 60 adulti sopravvissuti a violenze di genere.

Con l’obiettivo di fornire gli strumenti per prevenire il reclutamento e l'uso di bambini da parte di forze e gruppi armati e di sensibilizzare contro la violenza sessuale e di genere verranno organizzate, tra le tante attività in programma, sessioni terapeutiche e psicologiche, attività ricreative e corsi di alfabetizzazione.

Inoltre, il progetto si propone di migliorare la qualità e le condizioni di istruzione di 3.780 bambini, per garantire loro un accesso inclusivo ad ambienti di apprendimento sicuri e protetti. Tra le varie iniziative previste vi sono incontri riguardanti igiene e salute, il rinnovo delle strutture scolastiche secondo gli standard di accessibilità per bambini con disabilità, l’organizzazione di orti e mense scolastiche, di corsi di recupero e la distribuzione di materiale scolastico di base e di kit ricreativi.

Le attività di sensibilizzazione si concentrano anche su quanto sia importante che le famiglie sostengano i bambini, senza differenza di genere, a portare avanti il loro percorso di istruzione e formazione e a sviluppare e rafforzare la loro leadership.

Uno degli aspetti principali del progetto è il suo approccio comunitario e partecipativo, in collaborazione con partner locali, servizi statali e scuole, di modo che i beneficiari siano coinvolti in tutte le fasi del progetto, dalla pianificazione al monitoraggio dell’andamento del progetto.

Si ringrazia Martina Peretti. 

Foto credits: Eduardo Soteras Jalil per COOPI RDC.