Agricoltura e allevamento per estirpare la povertà in Ciad
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14-09-2017 | di COOPI

Agricoltura e allevamento per estirpare la povertà in Ciad

Circa 11 milioni di persone nella regione del Lago, in Ciad, versano in uno stato di malnutrizione ed estrema insicurezza alimentare e necessitano di urgente assistenza. Molti di loro sono rifugiati dai vicini Nigeria, Niger e Camerun, e profughi interni costretti ad abbandonare la zona insulare del Lago Ciad e a rifugiarsi verso l'entroterra del Paese per sfuggire agli attacchi del gruppo armato Boko Haram che dal 2013 imperversa nella regione.

Con il supporto dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), COOPI ha deciso di intervenire con il progetto "Programma integrato d'urgenza per favorire la sicurezza alimentare delle popolazioni vulnerabili nella Regione del Lago Ciad".

Da marzo 2017 stiamo lavorando per fornire sollievo agli individui più a rischio, privati di un diritto fondamentale come quello ad un'adeguata nutrizione. Il progetto si occupa in primo luogo delle donne (circa il 70% dei beneficiari), a cominciare da quelle che svolgono il ruolo di capofamiglia e hanno una prole numerosa. Circa 1390 famiglie concentrate nei villaggi dei dipartimenti di Mamdi e Kaya stanno attualmente beneficiando del nostro intervento. L'azione di COOPI si concentra soprattutto sull'agricoltura, sull'allevamento e sul trasferimento di conoscenze ed esperienza agli attori locali.

Terra e capre per ogni famiglia

Donne_coltivatrici_Ciad

L'obiettivo principale dell'assistenza agricola è quello di aumentare e variegare la produzione affinché le famiglie beneficiarie possano far fronte da sole ai propri bisogni alimentari.

A tal fine COOPI cerca di garantire ad ogni famiglia l'accesso alla terra, attraverso un'attività di riqualificazione dei campi aridi. L'Agenzia nazionale dello sviluppo locale (ANADER), avendo una conoscenza approfondita del territorio e delle sue criticità, gioca un ruolo importante nel raggiungimento di questo obiettivo. Il progetto, inoltre, prevede la distribuzione di sementi e di piccoli attrezzi agricoli.

Per rilanciare l'allevamento di capre, si darà la possibilità ad alcune famiglie di aumentare le loro capacità produttive, attraverso la fornitura di vaccini, integratori alimentari, attrezzature e tecniche per la produzione di foraggio. Altre, invece, riceveranno una quota per l'acquisto di piccoli ruminanti (circa tre capre per famiglia) presso delle fiere organizzate da COOPI in partenariato con altri attori locali.

Formazione oltre che assistenza

Per rafforzare le competenze delle popolazioni locali in materia agricola, ci stiamo concentrando molto sulla formazione. In particolare, COOPI sta affiancando le famiglie nei processi produttivi per trasmettere loro alcuni accorgimenti utili alla selezione di sementi di qualità e alla loro conservazione. L'azione è rivolta al rafforzamento delle capacità di stoccaggio sia delle sementi che degli alimenti per far fronte ai periodi di maggiore siccità e carestia. L'attività di formazione è portata avanti grazie al supporto di partner locali come ANADER e l'Associazione per la lotta alla malnutrizione e alla precarietà (ALMP), un'organizzazione non-governativa ciadiana con cui collaboriamo per favorire lo sviluppo di una buon sistema di governance.