Bolivia. Salute interculturale: i risultati del progetto Qullasuyu
23-10-2024 | di COOPI

Bolivia. Salute interculturale: i risultati del progetto Qullasuyu

Il 14 novembre 2024 in Bolivia si concluderà il progetto “Qullasuyu: esercitare il diritto alla salute interculturale dei popoli indigeni in Bolivia”, promosso dai Consigli Dipartimentali di Medicina Tradizionale (CODEMETRA) di Potosí e Chuquisaca, con il sostegno di PRODECO e COOPI - Cooperazione Internazionale, e finanziato dall’Unione Europea. Il progetto ha come obiettivo quello di rafforzare l’esercizio del diritto alla salute integrale e interculturale delle comunità indigene, in linea con la legge 459 sulla medicina ancestrale boliviana e la Politica di Salute Familiare Comunitaria Interculturale (SAFCI), che promuovono l’integrazione tra medicina tradizionale e accademica nel sistema sanitario.

Per raggiungere questo scopo e dare risposte più efficaci e strutturate, COOPI e i vari partner hanno analizzato attentamente i bisogni, le percezioni e le esperienze delle comunità locali, dei medici tradizionali e delle autorità sanitarie pubbliche. Questo processo ha messo in luce le difficoltà che impediscono alle popolazioni indigene di accedere a una salute interculturale, nonché le barriere culturali e strutturali che ostacolano l’integrazione tra la medicina tradizionale e quella moderna.

Beneficiari e impatto del progetto

Il progetto ha coinvolto una vasta gamma di beneficiari, sia adulti che bambini, con esigenze e bisogni diversi.

Circa 1.300 medici tradizionali hanno preso parte a percorsi formativi volti a migliorare le loro competenze organizzative e tecniche, favorendo la loro integrazione nel sistema sanitario convenzionale. Anche i due Consigli Dipartimentali di Medicina Tradizionale hanno rafforzato la propria istituzionalizzazione e capacità operativa, specialmente nelle aree rurali.

Circa 10.000 persone indigene, spesso in condizioni di povertà e che non esercitavano il loro diritto di accesso ai servizi sanitari interculturali, hanno beneficiato di campagne di sensibilizzazione sul diritto alla salute interculturale e sulla prevenzione delle malattie.

Un gruppo di 1.000 bambini e adolescenti quechua ha ricevuto un’educazione interculturale attraverso l’inserimento di contenuti sulla medicina tradizionale nei curricula scolastici. Allo stesso modo, 200 giovani indigeni e 200 insegnanti di aree rurali hanno partecipato a spazi di riflessione sulla salute interculturale e ricevuto materiali educativi per innovare i processi pedagogici.

Infine, 100 medici accademici hanno preso parte a programmi di formazione per facilitare l’integrazione tra medicina tradizionale e moderna, con l’obiettivo di creare protocolli di trattamento congiunti.

Queste attività, unite alla creazione di laboratori artigianali per la produzione di medicinali tradizionali in collaborazione con le università, hanno rafforzato il legame tra i due sistemi di cura, contribuendo a superare le barriere culturali e a favorire l'inclusione delle comunità indigene nel sistema sanitario.

Buone pratiche: la storia di Chinchin 

La storia di Chinchin, un medico tradizionale dell’organizzazione Mojocoya, rappresenta un esempio significativo delle potenzialità del progetto. Specializzato nell’uso delle piante medicinali come naturopata, Chinchin ha partecipato a workshop organizzati da PRODECO, ottenendo l’impulso necessario per avviare un’attività di produzione. Oggi, nel suo punto vendita, offre una gamma di prodotti come unguenti per reumatismi, sciroppi per la tosse e tisane, tutti realizzati con ingredienti naturali locali. La sua conoscenza pregressa è stata ulteriormente rafforzata grazie alla formazione ricevuta durante il progetto, dimostrando come la medicina tradizionale possa integrarsi e prosperare nel contesto della salute interculturale. Questo progetto ha quindi contribuito non solo a migliorare l’accesso alla salute, ma anche a valorizzare le competenze ancestrali e a promuovere una visione olistica e inclusiva della medicina in Bolivia.

 

COOPI è presente in Bolivia dal 1985, lavorando per promuovere lo sviluppo sostenibile e migliorare le condizioni di vita delle comunità più vulnerabili. Il progetto Qullasuyu si inserisce perfettamente in questa missione: grazie al suo approccio multisettoriale e partecipativo, COOPI continuerà a sostenere le comunità locali, promuovendo l’inclusione della medicina tradizionale nel sistema sanitario e contribuendo alla riduzione delle disuguaglianze in ambito sanitario.