15-04-2019 | di COOPI
Bolivia: un futuro per i giovani Uru-Chipaya
A Chipaya, villaggio che si trova in Bolivia (al confine con il Cile), la mancanza di lavoro, l’esposizione al rischio climatico, la fragilità della governance autoctona sono tra i principali fattori che spingono i giovani delle comunità a migrare: si stima infatti che circa il 23% di giovani donne e uomini della comunità Uru-Chipaya lasci il paese temporaneamente ogni anno per spostarsi negli stati limitrofi, in particolare in Cile, per migliorare la propria condizione di vita.
In questo contesto, si inserisce il progetto “Chipaya: memorie dell'acqua e del vento. Verso nuove forme di resilienza comunitaria”: in collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), promuoviamo azioni sostenibili di economia comunitaria e di rafforzamento organizzativo, in linea con le priorità degli enti pubblici locali e le politiche del governo.
Anche le autorità locali sono consapevoli della necessità di queste misure e intendono intervenire per impedire ai giovani di abbandonare Chipaya definitivamente. In un'intervista per il quotidiano "Cambio", Zacarías Huarachi, la nuova autorità esecutiva, si dice preoccupato per l’aggravarsi della situazione: “Una volta consolidata l'istituzionalità dell'autogoverno indigeno, approfondiremo studi per reperire con più facilità acqua dolce, generare fonti di occupazione nel settore agricolo e dell’allevamento e promuovere attività educative, culturali e ricreative per i giovani, con la speranza di limitare il flusso migratorio verso altri paesi”.
Come sostiene Roberto Cavallini, Coordinatore Paese di COOPI in Bolivia: “I giovani sono un attore chiave nel processo di empowerment della comunità Uru-Chipaya: coinvolgerli significa evitare il rischio di una loro migrazione definitiva e l’estinzione della cultura indigena stessa”.
Il progetto “Chipaya: memorie dell'acqua e del vento. Verso nuove forme di resilienza comunitaria” si propone di collaborare con le scuole, coinvolgendo gli studenti in laboratori di gestione territoriale basata su criteri di autonomia indigena, che permetteranno loro di partecipare ai dibattiti e di essere inclusi nella presa di decisioni su questa tematica.
Nel corso dell’iniziativa incoraggiamo i giovani ad utilizzare strumenti espressivi innovatori per recuperare e valorizzare elementi culturali tradizionali Chipaya. Alcune delle loro produzioni artistiche e artigianali faranno infatti parte dell’offerta di servizi turistici sostenibili.
Fare memoria delle proprie origini non significa rimanere indietro con i tempi. Come sostiene Cavallini: “I giovani si allontanano sempre più dalla cultura tradizionale, attirati da stimoli esterni. La nostra attività vuole dimostrare che è possibile coniugare espressioni culturali nuove con il recupero di elementi culturali Chipaya”.
Ecco perché le attività nelle scuole sono accompagnate da programmi di ampliamento delle conoscenze a livello informatico e dall’impiego delle Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), per finalità di ricerca, pubblicazione, uso culturale e produzione di materiale informativo, tra cui la creazione partecipativa di un’enciclopedia digitale sui Chipaya (WikiChipaya).
COOPI è presente in Bolivia dal 1985 implementando progetti in un’ottica multisettoriale di gestione del territorio e dei beni comuni (ambientali e infrastrutture), governance dei servizi pubblici, valorizzazione del patrimonio culturale, sviluppo economico locale.