14-06-2019 | di COOPI
Bria: 10.000 bambini e adolescenti tornano a scuola
A Bria, 10.192 bambini e 104 insegnanti sono alcuni dei beneficiari del progetto “Aiuto umanitario integrato WaSH/EFSL/Eduzione/Protezione a favore delle donne, delle ragazze, degli uomini e dei ragazzi più vulnerabili colpiti dalla crisi nelle prefetture dell'Ouham e dell'Haute Kotto”, finanziato dalla Commissione europea (ECHO, Dipartimento per gli Aiuti umanitari e la Protezione civile) e in consorzio con OXFAM.
Il progetto nasce dall’esigenza di rispondere all’emergenza della prefettura dell'Haute-Kotto, che ha subito una crisi militare e umanitaria senza precedenti, a seguito di scontri come quelli del 21 novembre 2016 tra gruppi armati, che hanno creato una divisione tra comunità che prima vivevano pacificamente e in armonia.
In particolare, l’iniziativa, lanciata nel luglio 2018 e che si concluderà a ottobre 2019, assiste i bambini colpiti dai conflitti per offrire loro un’educazione, formale e non, di qualità in luoghi sicuri per l’apprendimento e lo sviluppo personale.
Per raggiungere questo traguardo, dall’inizio del progetto, siamo riusciti a:
- fornire 600 banchi e 10 hangar di emergenza con 35 aule scolastiche;
- distribuire 132 kit educativi e 10 kit ricreativi e sportivi in due scuole di emergenza del sito e in quattro scuole formali;
- formare 4 associazioni di genitori e organizzare 7 campagne di sensibilizzazione, a cui hanno partecipato circa 13.357 persone, per discutere dell’importanza della scolarizzazione delle bambine e le conseguenze degli abusi sui minori.
Per quanto riguarda la componente “Protezione” del progetto, abbiamo rivitalizzato la Rete comunitaria di protezione dell'infanzia di Bria (RECOPE), composta da 82 membri, metà dei quali donne, offrendo sostegno psicosociale a più di 350 bambini e monitorando e documentando 268 casi di violazione dei diritti dei bambini nella città di Bria (compreso il sito PK3 degli sfollati), tra cui 14 casi di violenze sessuali ai danni di bambine di appena 9 anni.
Oltre alle attività nel settore dell’educazione in emergenza, per migliorare le condizioni di vita di donne, uomini, bambini vulnerabili, così come degli sfollati o dei rimpatriati, tra gli obiettivi di progetto abbiamo offerto accessi equi all'acqua potabile e ai servizi igienici, formando le comunità sulle buone pratiche di igiene. Inoltre, abbiamo rafforzato i meccanismi di autoprotezione basati sulle comunità locali, incentivando la prevenzione di episodi di violenza basata sul genere.
Dal 1974, siamo presenti in Repubblica Centrafricana e da allora non abbiamo mai lasciato il paese, nonostante l’intensificarsi degli scontri, per continuare a sostenere la popolazione, vittima di violenze indiscriminate. E, tra il 2017 il 2018, abbiamo ampliato la nostra presenza in altre 7 prefetture, tra cui Haute Kotto.