10-04-2018 | di COOPI
Camerun, educazione in emergenza : attività e risultati
Il progetto "Riedupace - rilancio di un'educazione per la pace”, finanziato da AICS (Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo) a partire dal mese di maggio 2017, ha avuto come obiettivo specifico quello di migliorare le opportunità di accesso dei bambini e dei giovani tra i 5 e i 18 anni ai percorsi educativi e scolastici formali, all’interno delle municipalità di Fotokol, Makari, Hille Alifa e Blangua (Dipartimento del Logone e Chari).
Il progetto, che terminerà ad aprile 2018, ha raggiunto 3 risultati principali:
- L’aumento degli spazi didattici e il miglioramento dell’offerta formativa;
- La fornitura di acqua potabile e servizi igienici in tutte le scuole incluse nel progetto;
- La riduzione delle barriere d’accesso per i bambini più vulnerabili.
Aumento dell’offerta scolastica
Nel primo caso, l’offerta didattica si è da una parte ampliata e dall’altra migliorata: 11 classi nelle scuole pubbliche del gruppo I e II di Fotokol sono state riabilitate ed equipaggiate ciascuna con 30 banchi, una scrivania, un armadio e delle sedie; 50 “classi di emergenza” sono state create e dotate di 6 banchi, una lavagna, una scrivania e una sedia ciascuna. In questo modo, il numero di studenti è aumentato del 5%.
Acqua e servizi igienici nelle scuole
Nel secondo caso, il 100% degli studenti (10.150) ha avuto accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici nelle scuole, in quanto sono stati riabilitati e resi potabili i punti d’acqua di 16 scuole, impiantati 8 in altrettante scuole e costruiti 10 blocchi di latrine in 8 edifici scolastici.
Meno barriere d’accesso
Nel terzo caso, il sostegno ai minori più vulnerabili è stato ottenuto attraverso la formazione in protezione e sostegno psicosociale, realizzata in sinergia con l’ufficio di Maroua dell’UNICEF, a favore di 120 insegnanti delle scuole primarie del Logone e Chari, seguita successivamente da una seconda sessione dedicata al 25 insegnanti. Oggi 120 docenti sui 145 formati la stanno mettendo in pratica in 30 scuole.
Un altro modo per favorire l’accesso dei più vulnerabili a scuola è stato quello di distribuire 5.000 kit scolastici ad altrettanti alunni, di cui il 30 % bambine; il sostegno al pagamento delle tasse scolastiche di 1.000 giovani in difficoltà economica e il rilascio del certificato di nascita a 800 ragazzi, senza il quale non avrebbero potuto intraprendere il percorso scolastico.