13-10-2020 | di COOPI
Centro America. Un consorzio umanitario per far fronte alla prolungata crisi alimentare
A partire dallo scorso mese di aprile, COOPI è parte attiva del progetto “Risposta umanitaria alle necessità delle comunità più vulnerabili colpite dalla prolungata crisi alimentare e dalla frequente siccità nel Corridoio Arido del Centro America” finanziato dalla Direzione Generale per gli Aiuti Umanitari e la Protezione Civile della Commissione Europea (ECHO).
Il progetto è implementato da un consorzio di sei ONG già precedentemente impegnate nella lotta all’insicurezza alimentare e alla malnutrizione nei 4 paesi coinvolti: Guatemala, El Salvador, Honduras e Nicaragua.
Negli ultimi 10 anni il Centro America è stato luogo di gravi siccità (l’ultima nel 2019) che hanno causato il deteriorarsi delle condizioni di vita delle popolazioni più vulnerabili il cui sostentamento dipende esclusivamente dalla produzione agricola. Più del 50% della produzione di fagioli e riso è andato perduto in ogni paese coinvolto mentre il prezzo internazionale del caffè (tra i principali prodotti da esportazione) è crollato provocando carenza alimentare e occupazionale allo stesso tempo e una conseguente crisi migratoria.
L’obiettivo del consorzio è quello di ampliare a più di 40.000 beneficiari le buone pratiche precedentemente implementate dalle singole ONG al fine di migliorare l’accesso al cibo delle comunità coinvolte e la prevenzione della malnutrizione. Nello specifico, le famiglie selezionate beneficiano di distribuzioni di alimenti (buoni alimentari nel caso del Nicaragua) in grado di coprire il 50-60% del loro fabbisogno alimentare. All’assistenza alimentare si aggiunge un lavoro costante di monitoraggio nutrizionale dei bambini sotto i 5 anni e la segnalazione dei casi di malnutrizione grave al sistema sanitario pubblico.
Attraverso la collaborazione con le istituzioni locali, l’azione di COOPI mira in particolare a rafforzare la governance e la responsabilità in materia di sicurezza alimentare a livello comunale, unitamente alle azioni in materia di salute e nutrizione.
Si ringrazia Giulia Migneco per la redazione