31-10-2024 | di COOPI
COOPI alla COP16 in Colombia: condividere esperienze e buone pratiche per un futuro sostenibile e inclusivo
COOPI- Cooperazione Internazionale ha partecipato alla COP16, la conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità, che si svolge a Cali, Colombia, dal 21 ottobre al 1 novembre 2024.
L’evento é stato chiamato “la COP della gente”, facendo riferimento a questo come a uno spazio in cui la popolazione diventa protagonista e fonte di ispirazione per avanzare nella protezione della biodiversità e garantire la sopravvivenza di oltre un milione di specie in tutto il mondo.
La COP16 è divisa in due aree principali: la Zona Blu e la Zona Verde. La Zona Blu è il cuore della conferenza, dove i paesi partecipanti stabiliscono le proprie posizioni e cercano di raggiungere accordi decisivi per la protezione della biodiversità a livello globale. La Zona Verde, invece, funge da spazio per la partecipazione della società civile, delle organizzazioni non governative, del settore privato e di tutti coloro che sono interessati alla conservazione della biodiversità. Qui, si svolgono conferenze, panel di discussione, workshop, esposizioni di progetti ambientali e presentazioni artistiche, creando un ambiente aperto al pubblico dove si favorisce lo scambio di conoscenze e l'ispirazione per azioni concrete.
La nostra partecipazione si è concentrata nei giorni 28 e 29 ottobre, in cui COOPI é stata presente nella Zona Verde, ospite dello stand di AICS - Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Durante la giornata del 28 ottobre, lo stand ha ricevuto la visita di Giancarlo Maria Curcio, ambasciatore italiano in Colombia, e di Claudio Barbaro, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che hanno preso parte alla conferenza a Cali.
Sostenibilità e giustizia sociale in America Latina: i quattro progetti di COOPI
Durante l'evento, COOPI ha presentato quattro progetti che affrontano le sfide ambientali in Guatemala, Bolivia e Venezuela. Questi progetti mirano a promuovere la sicurezza alimentare, a favorire l'economia circolare e a garantire il diritto alla salute per le comunità vulnerabili.
In Guatemala, il progetto "Cambio climatico e sicurezza alimentare" si propone di sviluppare in modo sostenibile le aree Mancomunadas, implementando tecniche di raccolta dell'acqua piovana per garantire la sicurezza alimentare in alcuni comuni nelle regioni di Huehuetenango, Quiché e San Marcos.
In Bolivia, il progetto "La Paz Recicla" si é incentrato sul miglioramento dei sistemi di raccolta dei rifiuti e sulla promozione dell'economia circolare, coinvolgendo comunità vulnerabili nell'implementazione di tecnologie per il riciclaggio e il riutilizzo dei materiali nell’area metropolitana di La Paz.
Un altro progetto in Bolivia, denominato "Qullasuyu", si dedica alla difesa del diritto alla salute interculturale, integrando medicina tradizionale e accademica per garantire l'accesso a servizi sanitari per oltre 5.000 persone nelle comunità indigene di Chuquisaca e Potosí.
Infine, in Venezuela, il progetto "Economia circolare con le donne venezuelane" promuove la gestione partecipativa dei rifiuti urbani grazie alla Cooperativa Tramuco, costituita da donne e vittime di violenza di genere, generando mezzi alternativi di sussistenza per affrontare la crisi socioeconomica.
La partecipazione di COOPI alla COP16 ha rappresentato un'opportunità fondamentale per condividere esperienze e buone pratiche nella gestione della biodiversità, dimostrando l'importanza di un approccio integrato che unisce sostenibilità ambientale e diritti umani.