21-04-2020 | di COOPI
Covid-19. In Mali continuiamo a garantire assistenza ai bambini
Poiché da fine marzo sono sospese in Mali tutte le attività associative con un numero di partecipanti maggiore di 50 e tutti gli incontri lavorativi che riuniscono un numero più alto di 10 persone, COOPI ha riformulato il modo di condurre le attività previste e le ha ripensate per organizzare sessioni di sensibilizzazione sulla pandemia.
Nel quadro del progetto “Rispondere ai bisogni immediati e promuovere il reinserimento comunitario dei bambini colpiti dalla crisi a Ségou e Mopti” finanziato da UNICEF, COOPI ha portato le attività ricreative e psicosociali direttamente all’interno delle famiglie, coinvolgendo i genitori nelle attività di sensibilizzazione sui diritti dell’infanzia e sulla prevenzione del coronavirus.
Gli animatori dei centri ricreativi, organizzati in équipe mobili e supportati dallo staff COOPI, hanno potuto raggiungere i bambini, garantendo loro assistenza psicologica e creando un momento di tranquillità e spensieratezza che appartiene loro di diritto. Gli animatori, inoltre, hanno potuto sensibilizzare le famiglie sull’importanza di garantire ai propri figli dei momenti ricreativi in cui potersi sentire bambini. Tali attività sono ad esempio giochi, racconti, storie della tradizione, canti, fabbricazione di giochi con materiali trovati localmente o di facilmente reperibili.
Affianco a quest’attività, è stata avviata una sensibilizzazione sull’emergenza sanitaria focalizzata sulle norme igieniche e preventive. Attraverso l’uso di immagini, dispositivi mobili per il lavaggio delle mani, sapone, varechina e altri prodotti, genitori e bambini sono stati informati sulle buone pratiche da adottare sia in casa che nelle relazioni con gli altri.
Animatori e staff di COOPI al lavoro in uno spazio ricreativo
“In alcune zone del Paese, la popolazione ha ancora difficoltà nel comprendere gli effetti del virus e crede che non possa diffondersi così come successo in Europa”, spiega Francesca Pavan, capo progetto di COOPI in Mali. “Per questo motivo, gli animatori e gli agenti COOPI stanno intensificando la campagna di sensibilizzazione di modo da rafforzare i dispositivi di protezione e far sì che il maggior numero delle persone applichi le misure preventive”.
L’impatto potenziale della pandemia sui minori che già vivono in condizione di precarietà e insicurezza sarebbe gravissimo. Questi bambini potrebbero avere scarso accesso ai servizi di base, diventare orfani, non godere della supervisione da parte dei genitori, essere a rischio di sfruttamento, abusi, stigmatizzazione. Per questo COOPI mira sia a diffondere misure di prevenzione del Coronavirus sia a divulgare la cultura dei diritti dell’infanzia, mobilitando i membri della comunità e facendo sì che diventino parte attiva nella protezione dei bambini e degli adolescenti.
Da ottobre 2018 ad oggi, grazie al progetto finanziato da UNICEF, COOPI ha creato e attivato 25 centri di assistenza psicosociale per bambini in diverse comunità locali, ha formato 150 animatori e offerto attività ricreative e di supporto a più di 10.000 bambini.