02-08-2018 | di COOPI
Crisi del Lago Ciad: è possibile proteggere e istruire i bambini?
COOPI e Handicap International (HI) stanno lavorando insieme per migliorare la qualità della vita delle persone colpite dalla crisi del Lago Ciad, cercando di ridurre le cause della vulnerabilità nella zona (povertà, insicurezza alimentare, scarso accesso all'assistenza sanitaria e istruzione) e concentrandosi in particolare sui bambini e le ragazze più vulnerabili, per i quali è spesso più difficile accedere all'aiuto, rallentando così lo sviluppo di tutto.
COOPI - una delle poche ONG presenti in tutta la regione - interverrà in collaborazione con HI con una strategia basata su due diversi settori: l' educazione (su misura per le esigenze dei bambini in contesto specifico della crisi del Lago Ciad e includente bambini con bisogni speciali) e la protezione (anche supporto psicologico) per fornire ai bambini e alle loro famiglie un posto dove vivere lontano dal pericolo. Questi due settori saranno supportati da un piano di sostegno economico volto ad aiutare le famiglie più vulnerabili e saranno sviluppati con un approccio che tenga conto dei diversi bisogni delle persone più vulnerabili e di coloro che hanno bisogni specifici, come le ragazze o bambini con disabilità.
Stephen Tull, Coordinatore residente del Sistema delle Nazioni Unite e Coordinatore umanitario in Ciad, ha dichiarato: «Nel contesto della povertà cronica e del carente sviluppo umano in Ciad, tutti gli attori umanitari concordano nell’affermare che le vulnerabilità profonde - e spesso croniche - che colpiscono le popolazioni ciadiane richiedono non solo programmi di aiuto umanitario d’urgenza, ma anche programmi di sviluppo più mirati alle cause profonde di queste vulnerabilità».
Il progetto "Sostegno alla protezione ed all'istruzione di qualità per i bambini sfollati ed autoctoni colpiti dalla crisi del Lago Ciad" è parte della strategia COOPI di transizione quadriennale nel Distretto dei Laghi e nella regione, che si colloca nel contesto dell’approccio all'istruzione nelle emergenze sostenute dall’EU Humanitarian Aid (ECHO), cuore della problematica d’intervento esacerbata dalla crisi del Lago, in conformità con gli standard minimi di protezione dei minori in intervento umanitario. Il progetto riguarderà la sotto-prefettura di Bol e raggiungerà direttamente 21.288 persone vulnerabili in 24 comunità scolastiche. Il progetto è pensato in sinergia con le azioni svolte dagli altri attori operanti nell'area interessata, ovvero le altre ONG, l'UNICEF e il Ministero dell'Istruzione nazionale, al fine di coordinare le proprie azioni.
COOPI ha esperienza significativa in materia di educazione in emergenza e protezione dei bambini nella regione del Lago Ciad, anche a livello regionale. Dal 2015 COOPI ha al suo attivo diversi progetti, ancora in corso, oltre a progetti di educazione in Niger per popolazioni ospitanti, rifugiati, migranti di ritorno e sfollati, nonchè progetti di protezione ed educazione in Nigeria, Camerun e a N'Djamena (Ciad).
COOPI lavora in collaborazione con HI, presente in Ciad sin dagli anni '90, che ha esperienza nell'azione antimine, nell'assistenza alle vittime e nella riabilitazione fisica per persone vulnerabili e con disabilità. Tale Consorzio, attraverso la sua presenza, ha permesso di avviare un miglioramento della situazione nei settori della protezione e dell'inserimento scolastico nella regione del Lago, ed è visto come uno degli attori chiave per ridurre i bisogni di aiuto umanitario per le popolazioni di quest’area.