22-12-2023 | di COOPI
Dal Niger a Bologna: finalmente il cuore di Aliou può ricevere cure adeguate
A dicembre il piccolo Aliou era arrivato a Bologna dal Niger per ricevere le cure necessarie ad affrontare la sua cardiopatia congenita, una malattia difficile da curare nel suo paese d’origine, per via della mancanza di attrezzature e di medici specializzati. Il 4 dicembre la notizia della buona riuscita dell’operazione all’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola ha risollevato l’animo della madre, Aichatou, che lo ha accompagnato in Italia e che finalmente potrà tornare in Niger dal resto della famiglia.
Aliou è l’ultimo di nove fratelli, ha 21 mesi e appartiene ad una famiglia molto povera della regione di Tillabery, situata a 120 km nord della capitale Niamey. Più di un anno fa era stato visitato dall’equipe mobile di salute di COOPI – Cooperazione Internazionale, che aveva espresso preoccupazione riguardo alla sua condizione di salute.
Abbiamo avviato una richiesta di supporto all’Associazione Piccoli Grandi Cuori di Bologna, che si occupa di accogliere i bambini con cardiopatia congenita in collaborazione con i medici specializzati.
Spiega morena Zucchelli Capo missione di COOPI in Niger, e aggiunge:
Ci siamo attivati per chiedere il visto Schengen ma non è stato facile. Dopo il colpo di stato in Niger del 26 luglio 2023, l’Ambasciata francese che rilasciava i visti per l’Europa, ha dovuto chiudere i battenti. Alla fine l’abbiamo ottenuto dall’Ambasciata italiana in Costa D’Avorio, grazie al supporto dell’Ambasciata Italiana in Niger.
Ad incontrare Aliou per la prima volta è stata l’equipe medica di COOPI, finanziata dagli Aiuti umanitari dell’Unione europea, e formata da una ostetrica, un infermiere, un nutrizionista ed un agente di coinvolgimento comunitario, il cui ruolo è quello di informare i locali delle attività e degli orari della clinica. La mobilità delle cliniche permette di curare gratuitamente – per una media di 100 pazienti al giorno – persone in diversi punti del paese, laddove l’accesso alle strutture sanitarie è messo a dura prova dalla mancanza di attrezzature e dall’arrivo di un grande numero di sfollati in fuga dai gruppi terroristi islamici.
La situazione sanitaria e umanitaria del Niger è sempre più instabile e le sanzioni imposte al paese dopo il Colpo di stato di luglio incidono gravemente sulla disponibilità di aiuti umanitari e medicine. In particolare nella regione di Tillabery, situata al confine con Mali e Burkina Faso, i bisogni di assistenza sanitari sono altissimi sia per la popolazione locale, che per quella sfollata e rifugiata colpita dal conflitto.
Grazie alla collaborazione di COOPI, promossa dalla capo missione in Niger Morena Zucchelli, con l’associazione Piccoli Grandi Cuori e l’Ambasciata italiana nel Paese, Aliou ha potuto ricevere le cure adeguate e appena terminato il periodo di riabilitazione, potrà tornare in Niger dalla sua famiglia.