05-02-2018 | di COOPI
Educazione in Nigeria: ottimi risultati raggiunti
L’intervento di COOPI per estendere l’accesso all’educazione (formale e non formale) di qualità e supporto psicosociale per i bambini in età scolare, finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) presso i villaggi d’accoglienza e le comunità sfollate dell’area urbana di Maiduguri (Nigeria), ha riportato nelle valutazioni intermedie di svolgimento ottimi risultati. Iniziato a giugno 2017 e con fine ad aprile 2018, molti dei parametri registrati sinora superano infatti le aspettative elaborate in fase di redazione del progetto, testimoniando come l’impegno profuso si stia concretizzando in cambiamenti reali.
Per quanto riguarda il primo settore di intervento del progetto, quello dell’educazione, lo scopo perseguito è stato di aumentare l’accesso dei minori vulnerabili a spazi educativi sicuri e a programmi formali e non formali, inclusivi e di qualità. Secondo i dati raccolti a settembre, 5245 bambini tra i 6 e i 17 anni sono stati iscritti all’anno scolastico 2017/2018 nelle scuole di Gonidamgari, Umarari, Ngarannam e Diyabe. In ciascune delle strutture è stato nominato un Team Leader con la specifica responsabilità di aggiornare i registri di presenza degli insegnanti e dei bambini, i programmi settimanali e di fornire i rapporti periodici al responsabile educativo. I risultati raggiunti hanno superato le aspettative: a fine febbraio non solo è stato raggiunto l’obiettivo di organizzare 18 classi fornite del corredo di materiali necessario, ma 2317 minori non scolarizzati o che hanno abbandonato prematuramente gli studi sono stati inseriti e/o reintrodotti nel percorso di educazione formale, a fronte del valore minimo di 700 previsto a monte del progetto. Sono stati 2157 i minori in simili condizioni inseriti nell’educazione informale e nel percorso di alfabetizzazione: 300 più del previsto. Il numero di insegnanti che hanno ricevuto formazione psico-pedagogica ammonta attualmente a 258, in paragone ai 175 designati.
Un simile risultato è stato raggiunto in tema di tutela e inclusione dei minori. La creazione di comitati scolastici per ogni struttura ha permesso a COOPI di organi di portare avanti le attività di progetto, potendo pianificare l’identificazione dei minori da inserire nei percorsi formativi, nonché la gestione delle classi e dei servizi igienico-sanitari. Più di 6600 minori hanno partecipato ad attività extra-scolastiche a fronte dei 3500 previsti: laboratori creativi, sportivi e musicali, differenziati per età e livello di istruzione (in uno spettro tra i 6 e i 17 anni). Si sono aggiunte attività ludico-ricreative, come alcune competizioni sportive tenute grazie ai campi di calcio e pallavolo promossi dal progetto, che rappresentano occasioni di aggregazione dell’intera comunità. 710 bambini e adolescenti vulnerabili- il doppio di quanti stimati in origine- hanno poi ricevuto supporto psicosociale. Animatori e operatori sociali selezionati negli scorsi mesi hanno individuato i soggetti bisognosi di supporto e, in collaborazione con lo psicologo di COOPI, hanno provveduto a fornire servizi di counseling rivolti sia agli insegnanti che ai singoli minori e alle loro famiglie.
Le attività di sensibilizzazione sui temi di protezione sono state svolte all’interno delle strutture scolastiche per motivi di sicurezza, mentre nei quartieri è stato utilizzato un approccio basato su informazione, educazione e comunicazione, che ha consentito la segnalazione discreta di casi di abuso e di sfruttamento. La presenza degli educatori durante tali visite, congiuntamente alla partecipazione dei membri dei comitati scolastici, ha infine permesso di svolgere attività di promozione anche su norme igienico-sanitarie e di nutrizione, in particolare per quanto concerna l’alimentazione ottimale di bambini e neonati.