22-03-2017 | di COOPI
El Niño Costero devasta il Perù
Provate a immaginare che siano in corso inondazioni, smottamenti del terreno, instabilità, frane e piogge torrenziali da Amsterdam fino a Roma. Provate a immaginare che questi fenomeni risalgano per la Croazia e arrivino fino a Monaco. Ecco questa è la situazione che sta affrontando in questo momento il Perú.
Dalla fine di gennaio si sta verificando il fenomeno del Niño Costero, ossia un innalzamento spropositato della temperatura delle acque dell'Oceano Pacifico concentrate nella zona costiera peruviana e ecuadoregna. Questo fenomeno comporta forti piogge e tormente che portano inondazioni, cedimenti del terreno e altre manifestazioni meteorologiche associate tra cui forti venti, grandinate, tormente elettriche e nevicate.
Negli ultimi giorni la situazione in Perú si é aggravata drasticamente e secondo gli ultimi dati forniti dalla protezione civile peruviana i danni causati sono i seguenti: 62 morti, 18.000 abitazioni distrutte e inabitabili, 119.000 abitazioni danneggiate, 7.000 ettari di coltivazioni perduti, 928 istituzioni educative deteriorate e 639.000 persone colpite in totale, direttamente e indirettamente.
A questi numeri purtroppo bisogna aggiungere il collasso del sistema fognario nelle regioni del nord piú colpite, Piura e Lambayeque; piú di 62.000 persone con necessitá di assistenza alimentare; diffusione di focolai della febbre dengue (dovuti al ristagno delle acque dove proliferano le zanzare portatrici della malattia) e di malatie diarroiche; e purtroppo anche aumento del tasso di criminalitá.
In risposta all'emergenza
In dodici regioni del Paese regioni è stato dichiarato lo stato d'emergenza che è stato poi esteso a vari distretti del dipartimento di Lima, una cittá di 9 milioni di persone, che si é ritrovata senz'acqua potabile in molti dei suoi quartieri e con cinque fiumi tenuti strettamente sotto controllo per il pericolo di un'imminente straripamento.
La risposta del governo, dei governi regionali, delle municipalitá e delle ong, nazionali e internazionali, presenti sul campo è stata pressoché immediata, ma non è riuscita ad arginare l'impatto devastante del Niño Costero. Specie per le condizioni degli ultimi giorni e per la particolare aggressione del fenomeno climatico.
COOPI sviluppa progetti di DRR (Disaster Risk Reduction) in Perú dal 2001, in differenti regioni. Fa parte della Rete Umanitaria Nazionale Peruviana, che insieme, con la protezione civile peruviana, e l'appoggio dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli Aiuti Umanitari (OCHA) sta coordinando e monitorando le azioni di risposta delle varie organizzazioni non governative sul territorio. È stata programmata una missione multisettoriale in quattro regioni dello Stato, a cui COOPI prenderá parte.
Cosa fa COOPI in Perù
COOPI sta realizzando un progetto, grazie al finanziamento del U.S. Office of Foreign Disaster Assistance (OFDA/USAID) e in consorzio con CARE Perù e l'Istituto francese per la ricerca e lo sviluppo (IRD), nel distretto del Rimac (Lima), uno tra i quartieri piú colpiti, che ha come obiettivo principale il rafforzamento della resilienza, cioè della capacità di resistere agli "impatti" naturali, degli abitanti per fare fronte a questi danni provocati dalle grandi piogge. Dal 2014, per questo specifico progetto, sono state create opere di prevenzione, mitigazione e gestione del rischio di disastri.
Durante tutto il 2016 é stato sviluppato un progetto nella regione di Tumbes, a nord del Perú, sempre finanziato da USAID, con l'obiettivo di rafforzare la preparazione e la coordinazione delle istituzioni locali per la risposta all'emergenza causata dal fenómeno del Niño.
In questi giorni di profonda crisi COOPI, grazie alla presenza sul campo e all'expertise dell'equipe locale, si è attivata e coordinata con la Municipalitá del Rimac per svolgere le seguenti attivitá: monitoraggio del fiume Rimac a rischio straripamento, acquisto e collocamento di sacchi di sabbia volti a deviare o a contenere il corso del fiume in caso di fuoriuscita, e previsione di evacuazione dei residenti.
Secondo quanto informa il Comitato multisettoriale di studio del fenomeno del Niño (ENFEN), gli effetti del Niño Costero si estenderanno fino a tutto il mese di Aprile, ma con una intensitá sempre minore.
Leggi qui l'aggiornamento della situazione.
Carlo Botti, Project Manager COOPI in Perù