11-02-2022 | di COOPI
Etiopia. Creare un futuro per i giovani e le donne
Grazie al progetto “Un futuro per te – Lavoro Locale Sostenibile Subito”, iniziato a novembre 2020 e finanziato dal Ministero degli Interni, COOPI – Cooperazione Internazionale, in collaborazione con LVIA, prosegue la sua attività nell’assicurare la formazione di giovani rimpatriati o potenziali migranti e donne, creando conoscenza sui rischi della migrazione irregolare e nuove opportunità di lavoro sostenibile, nelle località di Bale, Arsi e Arsi Occidentale (Oromia).
Per potenziare l’informazione rispetto ai rischi dell’immigrazione irregolare, COOPI ha usato la musica e il teatro, mentre per formare sulle opportunità disponibili nel settore agroalimentare ha introdotto nuove tecniche, come quella dell’energia solare.
Spiega il capo progetto Fabio Gaggi:
“Tra le attività quella che ha generato una risposta migliore è stata la promozione dell'imballaggio del letame di vermicompost e la vendita di lombrichi, in quanto ha dato vita ad un processo sostenibile di imprenditorialità: i beneficiari sentono propria l’attività e se ne assumono la responsabilità. Ciò vale anche per le donne che si sentono maggiormente emancipate. Senza contare che, l'istituzione di un comitato direttivo composto da firmatari e non firmatari del progetto a livello di Woreda, zona e regione, garantisce una forte responsabilizzazione del governo, sviluppa una buona collaborazione e svolge un ruolo importante nel garantire la sostenibilità del progetto.”
A dicembre 2021, COOPI ha raggiunto:
- 750 ore di formazione in ambito di miglioramento di pratiche agricole e di stoccaggio, manutenzione di macchine agricole, gestione degli schemi idrici ed installazione e manutenzione di impianti fotovoltaici;
- 711 beneficiari coinvolti in attività di rafforzamento dell’imprenditorialità locale, attraverso la creazione di gruppi di trasformazione e cooperazione agricola, di imprese del solare, il potenziamento delle piccole e medie imprese (PMI) e la valorizzazione dei rifiuti agricoli.
La regione Oromia è il territorio d’origine di oltre la metà dei migranti irregolari del paese, stimati essere intorno ai 300/350.000 individui l’anno. Le motivazioni alla base di questo ingente flusso migratorio si ritrovano nella situazione sociale, resa instabile da una molteplicità di fattori: alto tasso di disoccupazione e sottoccupazione, redditi instabili e bassi, condizioni di lavoro disagiate, non protette e informali, contesti sociali di povertà endemica, pressioni sociali e familiari. In aggiunta a ciò, la maggior parte di loro ha tra i 20 ed i 29 anni, di sesso maschile e con un grado di istruzione medio basso e capacità lavorative non specializzate.
In questo contesto si inserisce l’intervento di COOPI che, nel tentativo di diminuire il fenomeno della migrazione irregolare, si è attivato per incentivare il miglioramento delle condizioni di vita delle aree rurali al fine di renderle sufficientemente attraenti e motivare i giovani a restare, creando opportunità di lavoro ben remunerato e stabile.
L’Etiopia è uno dei paesi più popolosi dell’Africa Sub-Sahariana e, dal 1995, COOPI opera per contrastare l’insicurezza alimentare e la mancanza di mezzi di sostentamento.