08-05-2018 | di COOPI
Etiopia: oltre 96.000 a rischio di mancanza d'acqua!
Nel corso del 2018, nelle regioni dell’Oromia e del Somali, 22.103 agricoltori in difficoltà e 16.658 sfollati interni beneficeranno dei servizi salvavita forniti da COOPI, del ripristino delle infrastrutture idriche, della distribuzione di cibo e dell’aiuto per i mezzi di sussistenza basilari.
Dopo una dettagliata analisi delle necessità fatta dalle agenzie delle Nazioni Unite, Coopi è pronta a fronteggiare la crisi ambientale nelle regioni dell’Oromia e del Somali. Qui di seguito quanto riportato dalle agenzie delle Nazioni Unite:
- Scarso rifornimento di acqua causato dalla gestione idrica esistente;
- Mancanza di stoccaggio di acqua potabile e prodotti per l’igiene;
- Mancanza di cibo adatto agli sfollati interni;
- Condizioni di salute precarie: aumento dei casi di malaria e morbillo;
- Scarsità di materiale informativo/ relativo agli alimenti;
- Nessuna consapevolezza sulla gestione della Riduzione dei Rischi di Catastrofi
Nel 2016/2017, il dipolo dell’Oceano indiano ha causato siccità nelle aree rurali meridionali e sud-orientali con ripercussioni sulla sicurezza alimentare e nutrizionale dell’Etiopia meridionale e orientale. La situazione umanitaria in tutto il paese è stata ulteriormente aggravata dalle piogge primaverili al di sotto della media - precipitazioni scarse/assenti per tre volte di seguito nella “drought belt” (regione africana interessata dalla siccità).
Altro fattore che ha contribuito ad aggravare la crisi è il conflitto interetnico su questioni di confine nei woreda di Liben e Gumi Eldalo della regione oroma e nei woreda Hudet e DekaSuftu della regione Somali. Questo conflitto ha compromesso la pace e la stabilità dell’area, dislocando le popolazioni dai loro villaggi dall’anno scorso a oggi.
La scarsa quantità di acqua sia per il consumo umano che per il bestiame è uno dei problemi fondamentali. L’acqua disponibile proviene principalmente da fonti in superficie, che non dureranno a lungo durante le stagioni secche e difficilmente raccolgono sufficiente acqua nel corso delle stagioni piovose migliori. Le conseguenze dirette della siccità sono evidenti dalla critica scarsità di generi alimentari di base, dal degrado e dal precoce esaurimento delle risorse naturali. La diffusione di malattie animali, e il peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie associate alla mancanza di acqua sono altri effetti indiretti.
I nuclei familiari vulnerabili sono quelli che non hanno accesso ad acqua potabile, che rispetti gli standard nazionali, e quelli coinvolti in conflitti. Tra i singoli individui, i più deboli sono considerati le donne e i bambini che devono percorrere lunghe distanze alla ricerca di acqua, i bambini che abbandonano la scuola per la mancanza di acqua, i bambini denutriti, i vecchi, i disabili, e coloro interessati dalla mancanza di acqua potabile e privi di mezzi di sostentamento, e le persone che vivono con malattie croniche.
In risposta a questa emergenza, COOPI si è attivata con il progetto "WASH e NFI Supporto di emergenza agli sfollati interni e alle comunità colpite dalla siccità nell'Etiopia sud-orientale", finanziato della Commissione europea (ECHO, Dipartimento per gli Aiuti umanitari e la Protezione civile).
Coopi selezionerà tutte le persone in difficoltà, per aiutarle a recuperare i mezzi di sostentamento, migliorando l’accesso all’acqua potabile, pratiche igieniche adeguate e la distribuzione di prodotti non alimentari (oggetti personali fondamentali, utensili domestici, ecc.)