30-09-2021 | di COOPI
Etiopia. Supporto d'emergenza ai migranti di ritorno in quarantena
Nel mese di giugno 2021, a seguito di un nuovo accordo tra il governo dell’Etiopia e il Regno dell’Arabia Saudita, è iniziato un rimpatrio di massa che ha visto l’ingresso di 41.485 etiopi in poco più di tre settimane. I due centri di quarantena in cui COOPI ha operato dal mese di Maggio a Settembre attraverso il progetto “Intervento emergenziale di supporto WaSH a favore dei migranti di ritorno in Addis Abeba” finanziato dall’AICS (Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo) sono stati messi a dura prova ed hanno ospitato ben 5.000 etiopi in un lasso di tempo molto breve.
“In concerto con numerose organizzazioni internazionali, la risposta all’emergenza è stata pronta ed efficace e la capacità di supportare i migranti di ritorno qualitativamente molto soddisfacente. COOPI ed AICS, insieme, sono riusciti a dare supporto a più di 10.000 etiopi di rientro: donne, uomini e bambini in condizione di particolare vulnerabilità, aggravatasi inoltre a causa del difficile periodo che sta attraversando il Paese”, spiega Davide Prata, capo missione COOPI.
Il progetto “Intervento emergenziale di supporto WaSH a favore dei migranti di ritorno, nei due Centri di Quarantena, in Addis Abeba” ha avuto come obiettivo il miglioramento delle condizioni igienico sanitarie delle strutture, garantendo l’accesso all’acqua, supportando la corretta gestione dei rifiuti e promovendo la sensibilizzazione degli utenti alle buone pratiche di igiene e di prevenzione COVID-19.
La storia dei migranti di ritorno, “returnees”, che dal Regno dell’Arabia Saudita vengono rimpatriati in Etiopia trova il suo inizio nel novembre del 2017, quando venne siglato un primo accordo tra i due governi. Da quel momento, 415.000 cittadini etiopi sono stati rimpatriati, molti di loro dopo anni di detenzione per mancanza di documenti regolari nello stato saudita.
La piaga del COVID-19 ha rappresentato motivo di blocco di tali rientri da marzo a novembre 2020, con conseguenze notevoli sul quantitativo di cittadini etiopi bloccati in Arabia Saudita. Nel novembre 2020, i voli sono ricominciati e nel 2021 si è verificata una chiara condizione di emergenza a causa dell’alto numero di returnees e capacità di accoglienza.