09-03-2017 | di COOPI
Favorire l'accesso all'energia in contesti umanitari
L'accesso all'energia ricopre un ruolo chiave nel garantire il benessere umano e diventa particolarmente cruciale in contesti umanitari. Tuttavia, non sempre le organizzazioni umanitarie hanno a disposizione degli strumenti adeguati e ben organizzati per rispondere in maniera efficace ai bisogni nel settore energetico.
La seconda fase del progetto SET4food (Sustainable Energy Technologies for Food Security in Humanitarian Contexts), co-finanziato dalla Commissione Europea (ECHO), nasce proprio con l'obiettivo di migliorare e coordinare le risposte delle organizzazioni umanitarie nel settore dell'energia.
Innovation Brokers for Energy: il corso
In questo contesto è stato realizzato, dal 27 febbraio al 3 marzo, un corso intensivo interattivo "Innovation Brokers for Energy" presso il Politecnico di Milano, partner del progetto SET4food. I partecipanti appartenevano a varie organizzazione umanitarie e Paesi, avevano background diversi ma erano tutti accomunati dal desiderio di approfondire le proprie conoscenze sui temi specifici legati all'accesso all'energia. Il corso è stato pensato per figure professionali appartenenti ad organizzazioni umanitarie attive nel settore dell'energia e desiderose di acquisire nuove e più approfondite conoscenze in questo ambito così importante ma spesso poco padroneggiato.
I formatori, scelti tra i migliori professori e ricercatori del Politecnico e professionisti del mondo umanitario, hanno trattato aspetti teorici e pratici relativi all'identificazione di tecnologie appropriate per migliorare l'accesso all'energia, di strumenti per il monitoraggio e la valutazione delle componenti legate all'energia in interventi umanitari, di modelli per la valutazione dell'impatto a breve e lungo termine. Hanno presentato strumenti utili all'elaborazione e gestione di azioni legate al settore energetico in contesti umanitari, che i partecipanti hanno potuto applicare a casi studio reali delle rispettive organizzazioni. Attraverso una metodologia partecipativa che ha incluso presentazioni individuali e lavori di gruppo, i partecipanti hanno condiviso esperienze e buone pratiche, affiancati dai formatori che ne hanno facilitato l'interazione e hanno fornito gli input necessari per favorire discussioni costruttive e lo sviluppo di contenuti innovativi.
I risultati sono stati incoraggianti: i partecipanti hanno dichiarato di aver acquisito strumenti utili ed interessanti che li aiuteranno a migliorare il loro approccio nelle azioni umanitarie riguardanti l'accesso all'energia e che questo favorirà le rispettive organizzazioni di appartenenza nell'elaborare, gestire e valutare i loro progetti in questo settore in maniera assolutamente più efficiente.