Gerusalemme Est: cosa voglio fare da grande? Un nuovo gioco per scoprirlo
03-12-2019 | di COOPI

Gerusalemme Est: cosa voglio fare da grande? Un nuovo gioco per scoprirlo

Dopo oltre dieci anni di esperienza nella promozione della formazione professionale a Gerusalemme Est, lo staff di COOPI ha progettato e prodotto una serie di giochi per i referenti scolastici da utilizzare per approfondire l’orientamento professionale degli studenti.

Come in molti altri paesi del mondo, la famiglia, la scuola e gli stessi studenti ritengono che l’unico modo per avere successo sia frequentare l’università. La verità però è ben diversa: a Gerusalemme Est, ad esempio, quasi il 50 per cento dei laureati è disoccupato o sottoccupato.

Per superare il pregiudizio sui corsi professionali e presentarli sotto una luce diversa, COOPI ha organizzato campagne di sensibilizzazione, applicando gli approcci esistenti e integrandoli con quello ludico.

Giochi come le flashcards servono a presentare concetti astratti riguardanti il lavoro, gli hobby, le proprie capacità e competenze, i propri difetti. Giocando e sfidandosi tra loro, gli studenti imparano a esprimere la loro opinione su questi concetti e ad assimilare più facilmente nuove conoscenze.

Esempi di giochi per sensibilizzare gli studenti alle tematiche del lavoro

Come fa notare Tiago Maymone, Capo Missione di COOPI a Gerusalemme, "I giochi non funzionano da soli: sebbene rappresentino uno strumento originale e coinvolgente di apprendimento, gli studenti devono passare anche attraverso altre esperienze, come la formazione fornita da COOPI in ambito TVET. E i giochi hanno saputo facilitare notevolmente il nostro lavoro di sensibilizzazione alla formazione professionale come opzione di carriera intelligente”.

Il progetto “Incentivare nei territori di Gerusalemme Est innovazione ed uno sviluppo economico sostenibile attraverso il TVET (Technical and Vocational Education and Training)”, finanziato dall’Unione Europea, si è concluso a novembre 2019. Ora stiamo puntando a una nuova fase, per rafforzare i legami con il mercato del lavoro, potenziare il ruolo delle organizzazioni locali e raggiungere una più ampia varietà di potenziali beneficiari, come persone con disabilità o adulti avviati al mondo lavoro ma in cerca di altre opportunità.