10-05-2022 | di COOPI
Giordania. Ahmad, dal lavoro minorile ai banchi di scuola
Ahmad ha 14 anni ed è fuggito dalla guerra in Siria. Oggi vive con la sua famiglia in Giordania, nel quartiere di Amman Est, dove si concentrano un gran numero di rifugiati, c'è un alto tasso di vulnerabilità economica ed una minore presenza di servizi, specie per i minori. Qui Ahmad e sua mamma Fatimah sono entrati in contatto con il team di COOPI, attraverso una associazione comunitaria locala, Al Manara, che opera nel quartiere della capitale.
Spiega Fatimah:
I volontari dell’associazione mi hanno contatta spiegando che COOPI offriva servizi di supporto per minori. Sono quindi venuta all’associazione dove ho incontrato Rasmiyeh, a cui ho spiegato le difficoltà che stavamo affrontando con mio figlio Ahmad.
Da agosto, Fatimah e Ahmad sono supportati da Rasmiyeh, Case Manager di COOPI, che insieme a loro ha sviluppato un piano di azione per supportare il reinserimento di Ahmad a scuola. Prosegue Fatimah:
Per due anni Ahmad ha abbandonato la scuola. Non riusciva a seguire le lezioni online - non abbiamo un laptop o un tablet o una connessione internet stabile; inoltre lavorava in un negozio di casalinghi per sostenere economicamente la nostra famiglia. Mio marito è anziano e non lavora, io lavoro saltuariamente come lavoratrice domestica e non riusciamo a guadagnare abbastanza per soddisfare i nostri bisogni.
Il lavoro minorile ha esposto Ahmad a episodi di violenza verbale e abusi che hanno avuto ripercussioni sulla sua salute e sul suo comportamento. Precisa Fatimah:
Prima di partecipare al progetto, Ahmad era molto timido, passava quasi tutto il tempo libero a casa e isolato, ora partecipa alle attività del dopo scuola organizzate all’interno di Al Manara e alle attività dello club giovanile.
Oltre che da Rasmiyeh, Ahmad e Fatimah sono seguiti anche da una psicologa di COOPI che ha elaborato un piano di terapia famigliare per entrambi, al fine di creare un sistema familiare di supporto e protezione per Ahmad. Dice Fatimah:
Durante gli incontri con il team di COOPI, abbiamo discusso dei rischi che correva Ahmad, delle pressioni psicologiche e del suo desiderio di riprendere gli studi; grazie all’assistenza economica, adesso Ahmad frequenta la scuola regolarmente ed è iscritto al nono anno.
Racconta Ahmad:
Durante uno dei nostri incontri Rasmiyeh mi ha proposto di partecipare agli incontri del club giovanile con altri 14 adolescenti. Inizialmente non mi sentivo molto a mio agio, specie a parlare davanti a tutti, ma poi abbiamo iniziato a discutere dei problemi che incontrano i ragazzi della nostra età e di come possiamo affrontarli e risolverli. Insieme ad altri 5 ragazzi del gruppo stiamo lavorando a una proposta comunitaria da presentare per creare uno spazio di incontro in un parco pubblico qui ad Al Manara.
A partire da settembre Ahmad partecipa anche alle lezioni di recupero offerte dal partner locale del progetto, l’Institute for Family Health:
(…) le lezioni pomeridiane all’interno dell’associazione mi hanno aiutato nei primi mesi a recuperare le lezioni perse e sono riuscito a migliorare in arabo, inglese e matematica. Tre volte a settimana io e altri trenta ragazzi veniamo ad Al Manara a fare i compiti aiutati dai volontari. I miei voti sono migliorati e grazie al programma di recupero della mia scuola sono riuscito a passare l’esame per avanzare dal settimo al nono anno, in questo modo sono riuscito a recuperare un anno di scuola che avevo perso quando lavoravo. Voglio completare i miei studi fino all’esame Tawjii (diploma di scuola superiore) e spero di riuscire a supportare la mia famiglia a superare le difficoltà legate alla nostra condizione di richiedenti asilo.
Come Ahmad, molti altri adolescenti vengono supportati da COOPI attraverso il progetto: “Sawian: Rafforzare i servizi di protezione sociale per adolescenti vulnerabili e le loro famiglie nelle comunità ospitanti e rifugiate di Amman, Irbid e Russeifeh” implementato in partnership con ICU - Istituto di Cooperazione Universitaria e finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo).
Il progetto sostiene il reinserimento scolastico di 100 adolescenti tra i 12 e i 17 anni tramite supporto economico; inoltre, per 75 famiglie in situazioni di forte vulnerabilità è prevista un’ulteriore assistenza economica. Grazie al lavoro di tre “case manager” e di una psicologa, COOPI interviene a supporto dei nuclei famigliari, identificando strategie di uscita dai meccanismi di sopravvivenza negativi, come ad esempio il lavoro minorile, l’abbandono scolastico e i matrimoni precoci.