Giordania. COOPI impegnata nella protezione dei bambini grazie alla Cooperazione Italiana
09-12-2020 | di COOPI

Giordania. COOPI impegnata nella protezione dei bambini grazie alla Cooperazione Italiana

In Giordania, COOPI – Cooperazione Internazionale è attualmente impegnata in un progetto di educazione e protezione dal titolo “Darna - Rafforzare i servizi di assistenza e protezione sociale su base comunitaria nelle aree più vulnerabili nei Governatorati di Amman e Irbid” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Il progetto, portato avanti in partnership con l' Istituto per la Cooperazione Universitaria (ICU) e la Noor al-Hussein Foundation, si rivolge a soggetti particolarmente vulnerabili appartenenti sia alla comunità locale che a quella dei rifugiati siriani residenti nelle regioni del centro e del nord della Giordania. Il progetto si pone come obiettivo quello di aumentare l’inclusione dei beneficiari mediante un approccio strutturato all’assistenza e alla protezione sociale.

Le attività sono implementate ad Amman East, Mazar al Shmali e Rhaba, tra le aree più povere dei governorati di Amman, la capitale  e Irbid, e dove è presente un’alta concentrazione di rifugiati siriani.

Mappa dei governatorati giordani. © Wikipedia

Lo scorso mese di giugno, in ritardo a causa dello scoppio della pandemia da Covid-19, COOPI e i suoi partner sono riusciti a dar via all’attività di assessment, tramite il quale sono stati individuati 300 bambini, inclusi poi nelle attività di protezione attualmente in corso: laboratori creativi, servizi di supporto psicosociale, case management e doposcuola. Quest’ultimo, nello specifico, risulta particolarmente importante al fine di favorire il reinserimento scolastico e prevenire l’adozione di meccanismi di sopravvivenza negativi quali il lavoro minorile e i matrimoni precoci, in forte aumento durante l’ultimo decennio sia tra la popolazione giordana che tra quella dei rifugiati.

La Giordania ospita una vasta popolazione di rifugiati, che comprende palestinesi, iracheni, yemeniti e siriani. Negli ultimi dieci anni, dall’inizio del conflitto siriano, la Giordania ha accolto circa 1,2 milioni di siriani, l’84% dei quali vive al di fuori dei campi e si concentra nelle regioni settentrionali e centrali del regno. L’improvviso e massiccio afflusso di rifugiati siriani ha esercitato una forte pressione sull’economia giordana già fragile, causando tensioni tra popolazione ospitante e quella rifugiata, acuite in particolare in relazione all’offerta di servizi e all’accesso al lavoro. L’86% dei siriani in Giordania vive oggi al di sotto della soglia di povertà e dipende dagli aiuti internazionali per soddisfare i bisogni primari.