Gli artisti Gemitaiz, MACE e Manuel Marini donano 16 mila euro per curare la malnutrizione in Congo con COOPI
20-12-2022 | di COOPI

Gli artisti Gemitaiz, MACE e Manuel Marini donano 16 mila euro per curare la malnutrizione in Congo con COOPI

Milano, 20 dicembre 2022 – Il rapper Gemitaiz (Davide de Luca), il produttore MACE (Simone Benussi) ed il regista Manuel Marini hanno donato i proventi derivanti dallo streaming del brano e videoclip “Bianco/Gospel” e dal noleggio del documentario “Quello che resta” (nel periodo compreso tra luglio 2020 e novembre 2022), per sostenere il progetto di cura della malnutrizione infantile in Repubblica democratica del Congo, realizzato da COOPI – Cooperazione Internazionale. I 16 mila euro raccolti contribuiranno a salvare oltre 100 bambini tra gli 0 e i 5 anni, permettendo all’organizzazione umanitaria presente nel Paese dal 1977, di sostenerne l’ospedalizzazione, le terapie mediche e la sorveglianza nutrizionale.

L’iniziativa nasce all’indomani del viaggio che Gemitaiz, MACE e Manuel Marini avevano effettuato in Mozambico nel gennaio del 2020. Racconta il rapper: “Non avevamo messo in conto che essendo un cantante, un producer e un regista, la passione per il nostro lavoro ci avrebbe travolti e costretti a creare qualcosa lì, con quell'energia, quei tramonti, quelle vibes. Abbiamo realizzato due pezzi e girato un videoclip per unirli. Ci siamo messi in testa che sarebbe stato bello documentare quel mondo e mostrare come aveva influenzato le nostre scelte artistiche sul momento”. Da qui la decisione di trasformare l’esito artistico di quel viaggio in qualcosa in grado di generare del bene in Africa.

Luis Sisto, area manager, sull’approccio di COOPI in RDC: “Contrastiamo la malnutrizione in maniera integrata, assicurando servizi di salute materno-infantile, integrando elementi idrici e igienico-sanitari, rafforzando l'accesso fisico ed economico locale a cibo in quantità e qualità sufficienti. Per garantire l'efficacia e la sostenibilità”, aggiunge “i nostri interventi si basano su un approccio comunitario e partecipativo che prevede il coinvolgimento e il rafforzamento delle capacità delle principali istituzioni e strutture sanitarie, a livello nazionale e locale, e delle comunità stesse”.

Nel 2021, COOPI ha realizzato 6 progetti di lotta alla malnutrizione in Congo che hanno permesso di aiutare 103.583 persone, tra bambini con meno di 5 anni, donne incinte e allattanti. Per la sua competenza, COOPI svolge il ruolo di co-facilitatore con UNICEF del “cluster” Nutrizione in RDC e dunque contribuisce alla definizione e al monitoraggio della strategia di intervento umanitario comune alle ONG internazionali operanti nel Paese.

Claudio Ceravolo, medico e presidente di COOPI, aggiunge: “È attraverso una corretta alimentazione che un individuo si sviluppa bene, continua a crescere, diviene resistente alle malattie e le supera riuscendo a svolgere le sue attività quotidiane. Quando l’alimentazione è insufficiente, un individuo è malnutrito. Le stime internazionali suggeriscono che la malnutrizione può risultare un freno decisivo alla crescita economica. Dunque assicurare una nutrizione adeguata ai bambini è vitale per la loro sopravvivenza e per il loro sviluppo armonioso ma può certamente contribuire anche alla lotta contro la povertà e le ineguaglianze”.

La Repubblica Democratica del Congo è uno degli Stati più grandi e più ricchi di risorse naturali del continente africano, ma i molteplici conflitti interni nel Paese hanno prodotto una crisi umanitaria complessa che alimenta insicurezza alimentare e nutrizionale.

Per sostenere il lavoro di COOPI contro la malnutrizione: https://sostieni.coopi.org/lotta_malnutrizione/

Dal 15 dicembre, il documentario “Quello che resta” è disponibile gratuitamente su YouTube:

https://www.youtube.com/watch?v=GnfKbsqmzoY
 

(cover page: ph. Manuel Marini)


COOPI – Cooperazione Internazionale è una organizzazione umanitaria italiana fondata nel 1965. In quasi 60 anni ha realizzato 2.500 progetti in 73 Paesi del mondo, sostenendo più di 110 milioni di persone e impiegando 5mila operatori espatriati e 65mila operatori locali. Oggi COOPI è presente in 33 nazioni di Africa, Medioriente, America Latina e Caraibi, nonché in Italia, con 254 progetti umanitari che raggiungono più di 6 milioni di persone. L’organizzazione lavora per compere il ciclo delle povertà e accompagnare verso la ripresa e lo sviluppo duraturo e sostenibile le popolazioni colpite da guerre, crisi socio-economiche e disastri naturali (www.coopi.org).


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