27-06-2022 | di COOPI
Iraq. Reintegrazione sociale ed economica delle popolazioni di ritorno
Wafaa è una donna iraquena di 34 anni, vedova, con 5 figli a carico, tornata da Mossul a Shirqat nel 2016. Ci racconta che ha scelto di frequentare due mesi di formazione sul cucito per poter essere economicamente indipendente e supportare la sua famiglia: “Ho acquisito nuove competenze in materia di design e cucito e COOPI mi ha fornito tutte le attrezzature necessarie. Ho iniziato a cucire da sola diversi abiti da donna e, a poco a poco, il mio lavoro si è molto ampliato. Avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse, così ho assunto uno dei miei parenti e finora abbiamo creato 60 abiti”.
A partire da aprile 2021, COOPI – Cooperazione Internazionale sta realizzando in Iraq il progetto “IRISE: Iniziativa per la Re-Integrazione Socio-Economica dei returnees più vulnerabili a Shirqat, Salah al-Din” con il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviuppo (AICS) e in collaborazione con il partner locale Aid Gate Organization (AGO), al fine di promuovere la resilienza delle popolazioni di ritorno nelle aree di origine.
Attraverso una collaborazione attiva da parte della comunità ospitante, il progetto mira a creare una serie di percorsi di formazione professionale e di generazione del reddito indirizzati a uomini e donne facenti parte delle popolazioni di ritorno nei villaggi di Lazzaga e Eitha, nel distretto di Shirqat. Le formazioni riguardavano i settori di sartoria, pasticceria, allevamento e IT.
Durante il progetto COOPI ha supportato 63 beneficiari che hanno deciso di aprire una micro impresa dopo il periodo di formazione ricevuto in uno specifico settore, accompagnandoli nella redazione di un business plan e fornendo loro tutti i materiali e le attrezzature necessarie per avviare una micro impresa. Lo staff di COOPI ha seguito e supportato questi nuovi imprenditori anche dopo la fornitura dei materiali con visite periodiche presso le loro imprese. Inoltre è stata fornita assistenza legale per l’ottenimento di eventuali documenti mancanti come certificati di nascita o documenti identificativi e sono state organizzate delle giornate volte alla coesione sociale tra comunità ospitante e popolazione di ritorno.
Dal 2014, l’Iraq è il teatro di quella che è stata definita una delle più grandi emergenze umanitarie degli ultimi anni. I profughi in movimento dentro i confini del Paese sono stati, negli anni a seguire, circa 1,6 milioni, mentre coloro che progressivamente sono ritornati nei luoghi di provenienza sono stati circa 4,83 milioni. Nonostante l’Iraq abbia una popolazione molto giovane (quasi il 50% sotto i 19 anni e il 20% tra i 15 e i 24), ci sono poche opportunità per i giovani di rientrare in un percorso formativo che faccia ottenere loro opportunità di reddito: prima del 2020 la disoccupazione si aggirava attorno al 25%, mentre dall’inizio della pandemia da COVID-19 le opportunità si sono ulteriormente ridotte.
L’impegno di COOPI nel supportare sia le popolazioni di ritorno che le comunità ospitanti affinchè possano accedere a mezzi di sostentamento continua, accompagnandole verso la promozione di una maggiore autonomia.