Iraq: ripristinata l'acqua pulita per 10 000 abitanti
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17-06-2019 | di COOPI

Iraq: ripristinata l'acqua pulita per 10 000 abitanti

Nel distretto di Al Shirqat - Salah Al Din, tra Mosul e Tikrit a 300 km a nord ovest di Baghdad,ripristiniamo i sistemi di trattamento delle acque e promuoviamo buone pratiche igienico ambientali, grazie al progetto “Ripristino delle funzionalità idriche e di promozione igienico - ambientali per le comunità rientranti nel distretto di Shirqat Est” finanziato da OCHA, da gennaio a luglio 2019.

In seguito all’occupazione del sedicente Stato Islamico tra il 2014 e il 2016, le infrastrutture sono state gravemente compromesse o irrimediabilmente distrutte, comportando non solo la perdita di vitali attività di sussistenza, ma innalzando anche il livello di insicurezza e il numero di sfollati interni.

Acqua potabile per 7 villaggi

Nel distretto di Al Shirqat, gli impianti di depurazione delle acque del Tigri, da sempre usate come fonte di approvvigionamento, hanno subito saccheggi da parte delle milizie dell’ISIS, costringendo la popolazione, una volta rientrata nella propria area di origine, a rifornirsi da fonti non sicure. Questo ha comportato un’alta incidenza delle malattie legate alla scarsa igiene e alla cattiva qualità dell’acqua quali, diarree acute, febbri tifoidi e scabbia.

Perciò, per migliorare le condizioni di salute, contribuire al reinserimento e al graduale ritorno alla normalità della popolazione, stiamo puntando sull'accesso alla acqua potabile per comunità rientranti ed ospitanti (rispettivamente 15% e 85% della popolazione servita dal progetto). Per riuscirci, abbiamo ricostruito impianti di trattamento delle acque nei diversi stadi di depurazione e installato 2 km di tubi in poliuretano espanso e relativi pozzetti di controllo. 10 000 abitanti dei 7 villaggi coinvolti potranno ora accedere ad acqua chiarificata e batteriologicamente depurata.

  

Operatori degli impianti di depurazione delle acque al lavoro, nel distretto di Al Shirqat

Per garantire la sostenibilità dell’intervento a lungo termine, abbiamo direttamente coinvolto gli operatori degli impianti e l’ente locale di gestione delle risorse idriche, organizzando programmi di formazione e fornendo loro gli strumenti necessari a garantire la piena operatività delle strutture anche a chiusura di progetto.

L’approccio partecipativo: la chiave per una formazione di successo

Come afferma Roberto Ferracci, capo progetto di COOPI in Iraq, “Dopo aver sperimentato i nostri progetti sull’educazione in emergenza, la comunità si è dimostrata largamente partecipe nel disegnare insieme a noi un’ulteriore azione integrata come quella del settore acqua e igiene ed ha apprezzato il nostro approccio basato sull’ascolto e sul rispetto delle abitudini culturali e sociali".

L’approccio partecipativo è stato lo stile con cui abbiamo condotto le campagne di sensibilizzazione. La prima ha permesso di mettere a fuoco i problemi più incombenti legati all’acqua, la sanitizzazione e l’igiene ed, inoltre, di stabilire quali beni di consumo ad uso igienico fossero i più richiesti e utilizzati al fine di inserire quest’ultimi nelle distribuzioni previste.

 

Campagne di sensibilizzazione su acqua e igiene - formazione di 50 insegnanti

In seguito, le campagne di sensibilizzazione si sono differenziate per interlocutori e beneficiari. Nello specifico, 50 insegnanti sono stati formati e forniti di strumenti per condurre a loro volta campagne di sensibilizzazione indirizzate agli studenti. Inoltre, ad oggi, 260 bambini della scuola primaria hanno beneficiato delle campagne di sensibilizzazione sul tema dell’igiene ambientale e personale con attività che spaziano dalla semplice dimostrazione sull’uso degli oggetti, alla conduzione di giochi, canzoni e situazioni a tema igienico ambientale. Anche i rispettivi padri sono stati coinvolti sul trattamento e la messa in sicurezza delle fonti di approvvigionamento domestico.

 

Sessioni di formazione per 260 bambini su acqua e igiene e per 70 donne sull'igiene mestruale 

Infine, abbiamo realizzato 5 sessioni ad hoc, coinvolgendo 70 donne sull’igiene mestruale. Tale argomento, ancora molto stigmatizzato e difficile, è stato trattato contestualmente alla Giornata mondiale dell’Igiene mestruale, il 28 di Maggio.

COOPI intende dare continuità e sostenibilità agli interventi nell’area. Molti sono infatti gli impianti da riabilitare e le capacità da sostenere e valorizzare.