27-06-2017 | di COOPI
Iraq: siamo pronti!
Dal 2014 l'Iraq è il teatro di quella che è stata definita una della più grandi emergenze umanitarie degli ultimi anni. I profughi in movimento dentro i confini del Paese sono circa 3,1 milioni; mentre i rifugiati siriani sono circa 239.000 ai primi mesi del 2017. Questi alti numeri mettono a dura prova il sistema dei servizi pubblici primari e creano difficoltà socio-economiche alle comunità locali.
COOPI, con la collaborazione di AFKAR Society e Swiss Foundation for Mine Action (FSD), è pronta con il progetto "Promuovere l'accesso alla scuola e realizzare interventi di sopravvivenza in favore di profughi e comunità ospitanti di Qayyarah, Iraq" per aiutare la popolazione che ha subito e continua a subire le conseguenze del conflitto.
Un contesto difficile
Molte delle persone che erano fuggite, stanno ritornando nei villaggi che man mano vengono liberati. Tuttavia chi ritorna qui non trova i servizi necessari per poter vivere. Ci sono problemi legati:
- all'educazione dei più piccoli;
- all'acqua e alle condizioni igienico-sanitarie;
- alla presenza di mine anti-uomo.
A causa del conflitto, molti bambini hanno dovuto interrompere i loro studi, vedendo andare in fumo le loro prospettive di vita futura. Le bambine, in modo particolare, diventano vittime di violenze.
Il rischio di epidemie è sempre alto perché le fonti di acqua potabile sono scarse e spesso difficilmente accessibili; mancano inoltre prodotti per l'igiene personale e per la pulizia domestica.
Infine ogni area liberata ha un rischio molto alto di contaminazione da ordini inesplosi o "mine anti-uomo". Questi residui bellici condizionano la vita quotidiana della popolazione e influenzano negativamente la produttività delle attività agricole e commerciali.
Per rispondere all'emergenza umanitaria
L'azione di COOPI prevede interventi di educazione, promozione di pratiche d'igiene e di auto-difesa.
Nello specifico, apriremo quattro "Temporary Learning Spaces" (scuole adatte al contesto di emergenza) per 1.200 bambini; distribuiremo 1.200 kit scolastici e 3.000 kit igiene. Non mancherà la formazione agli educatori, ai genitori e ai leader di comunità.
La parte wash prevede due interventi: dotare le scuole di acqua purificata e servizi igienici; installare impianti di diffusione e purificazione dell'acqua con cui è previsto che si raggiungano 33.500 abitanti.
Infine condurremo attività di "Mine Risk Education", affinché studenti, insegnati e membri della comunità possano riconoscere la presenza delle mine.
Ogni intervento vedrà la partecipazione attiva delle comunità locali, pronti e disponibili a collaborare per migliorare le loro condizioni di vita.