Kit ricreativi per la riabilitazione di bambini malnutriti
04-11-2019 | di COOPI

Kit ricreativi per la riabilitazione di bambini malnutriti

Affetto da malnutrizione grave acuta, Jean* è stato ammesso all’unità nutrizionale terapeutica intensiva (UNTI) nel territorio di Luiza, a causa del manifestarsi di gravi edemi generalizzati, che hanno ridotto la mobilità agli arti inferiori del bambino.

La riabilitazione attraverso attività motoria ha rappresentato un elemento essenziale nel percorso di guarigione di Jean. E quale strumento migliore dei giochi per stimolare le reazioni psicomotorie di questi piccoli pazienti.

Come racconta Michela Malinverni, assistente al coordinamento di COOPI in RDC, i kit ricreativi sono uno strumento eccellente per il recupero psicofisico di bambini e bambine affetti da malnutrizione e che soffrono per disturbi fisici a essa correlati. “Con l’ausilio di monopattini, altalene e mini-auto, abbiamo notato fin da subito un miglioramento nel benessere fisico e psicologico di Jean, che è diventato più attivo e meno indolente”. Prosegue Maliverni, “I progressi psicofisici di Jean e la crescita dell’appetito sono stati evidenti; questi segnali fanno già presagire che Jean e i familiari potranno ridurre il tempo di degenza all’interno dell’UNTI?.

Jean è uno dei 12.326 bambini tra i 6 e i 59 mesi affetti da malnutrizione beneficiari del progetto “Gestione e prevenzione della malnutrizione acuta grave nelle ZS di Yangala, Luiza, Luambo, Ndekesha, Lubondaie e Masuika, colpite dalla crisi umanitaria, Kasaï Central”, finanziato da UNICEF. L’iniziativa, che si concluderà a novembre 2019, mira a trattare i casi di malnutrizione, in un territorio in cui rappresenta circa il 28% tra le principali cause di mortalità infantile.

Un aspetto altrettanto importante del progetto riguarda le attività di sensibilizzazione della comunità: l’approccio partecipativo, attivo e inclusivo sia delle donne che delle autorità politiche e amministrative locali, compresi i leader religiosi rappresenta un tassello fondamentale affinché i genitori, tra cui quelli di Jean, si rivolgano alle unità nutrizionali per assistenza medica.

*Nome di fantasia