16-09-2019 | di COOPI
Kwango: 260.000 bambini malnutriti
A marzo 2019, nelle province di Kasai, Kwilu e Kwango, nella Repubblica Democratica del Congo, si sono registrati 260.000 casi di bambini malnutriti.
In particolare, tra ottobre 2018 e maggio 2019, l’arrivo di 430.000 congolesi rimpatriati d’Angola ha esercitato nuove pressioni sui centri sanitari e i servizi di base di queste province, già allo stremo dopo i saccheggi da parte delle milizie. In mancanza di cibo e con un’alimentazione poco nutriente, l’insicurezza alimentare della popolazione ospitante si è ulteriormente aggravata.
Da aprile 2019, COOPI risponde a questa emergenza insieme ad Unicef, implementando il progetto di “Presa in carico e prevenzione della malnutrizione acuta grave in 3 zone sanitarie Kenge, Popokabaka, Kitenda, in allerta crisi/nutrizionale, provincia di Kwango”, che prevede la presa in carico e la prevenzione della malnutrizione acuta grave per 3.994 bambini e 3.838 bambine tra i 6 e i 59 mesi, offrendo loro cure sanitarie adeguate.
Ma l’attività di COOPI non si ferma qui. Come sottolinea Claudio Tarchi, Desk di COOPI in RDC, “Il progetto si propone anche di rafforzare le capacità tecniche e organizzative del personale sanitario e delle organizzazioni comunitarie in modo da renderle autonome nella prevenzione, gestione e presa in carico dei casi di malnutrizione al termine del progetto, previsto per novembre 2019”.
COOPI promuoverà buone pratiche nutrizionali tra i beneficiari e le organizzazioni comunitarie, coordinando e monitorando le attività nelle zone sanitarie di Kenge, Popokabaka e Kitenda e conducendo circa 4.000 sessioni e 3.450 incontri di formazione sull’alimentazione infantile e su buone pratiche igienico-sanitarie.
I molteplici conflitti interni nella Repubblica Democratica del Congo hanno prodotto una forte instabilità che ha portato con sé una crisi umanitaria complessa: il sistema sanitario non riesce a rispondere alle esigenze della popolazione e, COOPI, nel Paese dal 1977, continua a rimanere la fianco delle comunità più vulnerabili, svolgendo attività di prevenzione, cura e supporto nutrizionale per migliaia di bambini e mamme malnutrite.