03-04-2018 | di COOPI
L'impegno del Niger a favore della scolarizzazione femminile
Floriana Bucca, capo del progetto dedicato all’educazione in emergenza finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), ha incontrato la signora Yacouba Bibata, responsabile per le attività legate alla scolarizzazione delle ragazze nella regione di Diffa e figura di supporto delle Direzioni Regionali dell’Insegnamento Primario e Secondario per la creazione delle AME – Associazione Madri Educatrici (vedi articolo precedente).
«L’educazione delle ragazze ha molti vantaggi», spiega Bibata, «tra cui la riduzione della povertà, la prevenzione delle malattie e della violenza e la riduzione dell'instabilità politica. È un catalizzatore per lo sviluppo sociale e la crescita economica dell'intera società, non solo per le ragazze. Per questo tra i miei compiti c’è la creazione e il sostegno alle AME. E’ una struttura fondamentale per trasmettere il messaggio alla comunità e quindi alle ragazze. Le mamme sono le intermediarie privilegiate nella comunicazione con le figlie femmine. Renderle partecipi nella gestione della scuola e appoggiarle in un ruolo fondamentale come quello di sensibilizzare le altre mamme e la comunità di riferimento è indispensabile per raggiungere degli obiettivi importanti nell’istruzione femminile.»
Il 5 Dicembre 2017, attraverso l’emanazione del Decreto N. 2017-935, il governo nigerino ha compiuto una tappa significativa verso il miglioramento dell’istruzione delle ragazze. In particolare l’Art. 10 recita: «I direttori, i genitori, i membri delle strutture di gestione degli istituti scolastici, così come tutte le persone informate, sono tenuti a denunciare tutti gli atti suscettibili di compromettere l’istruzione della giovane ragazza e d’informare immediatamente le autorità competenti del verificarsi di tali atti». Oltre a specificare le misure che lo Stato si impegna ad adottare per «favorire l’accesso e il mantenimento a scuola delle ragazze», viene precisato anche il ruolo attivo delle strutture di gestione, tra cui le AME, nella lotta all’esclusione scolastica di bambine e ragazze.
«L’istruzione permette alla ragazza di avere un’auto-assicurazione, di disporre della propria vita, di migliorarne la qualità, di prendere coscienza dei propri diritti ed essere in grado di difenderli. L’appoggio di COOPI alle AME rappresenta proprio questo: un’importante aiuto alla loro auto-determinazione», così conclude Mme Bibata.
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Header photo: Simone Durante.