Lago Ciad: 16 giorni di attivismo per i diritti delle donne
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18-03-2024 | di COOPI

Lago Ciad: 16 giorni di attivismo per i diritti delle donne

Per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze della violenza di genere sulla salute fisica e mentale di donne e ragazze, COOPI, con i suoi partner ACORD e CELIAF e grazie al finanziamento del governo britannico, ha organizzato quattro campagne di sensibilizzazione a Bol, Liwa, Bagassola e Ngouri, nella regione del Lago, in Ciad. Sedici giorni di attivismo dal 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, fino al 10 dicembre, Giornata Internazionale per i diritti umani.

L'obiettivo non era solo quello di sensibilizzare l'opinione pubblica, ma anche di chiedere azioni concrete per porre fine a tutte le forme di violenza contro le donne e promuovere l'uguaglianza di genere. Durante le sedici giornate di attivismo si sono tenute conferenze, dibattiti e appelli per porre fine alle molestie sessuali, ai matrimoni precoci, alle mutilazioni genitali femminili e alla violenza in tutte le sue forme. Tra le numerose iniziative, sono state realizzate campagne di consulenza psicologica per i membri delle organizzazioni femminili della società civile. Idrissou K. Labande, responsabile del progetto, sottolinea i risultati immediati della mobilitazione:

Al termine di queste campagne, 117 donne, tra cui 10 ragazze, hanno confidato di essere state vittime di violenza di genere e stanno attualmente ricevendo assistenza psicologica e medica dal progetto".

COOPI – Cooperazione Internazionale, grazie al sostegno finanziario del Commonwealth Foreign and Development Office (CFDO) del governo inglese, si impegna per contribuire alla costruzione della pace e ridurre l’instabilità e l’oppressione delle donne nella regione del Lago Ciad attraverso il progetto “Genere e pace: mobilitiamoci per un processo inclusivo di costruzione della pace”.

Il progetto mira a ridurre la diffusione della violenza nelle comunità locali, migliorando l’inclusione sociale e di genere attraverso attività di sensibilizzazione e dialogo sui valori della pace, della coesistenza pacifica e della coesione sociale. L’iniziativa intende rafforzare le capacità delle organizzazioni femminili affinché partecipino attivamente al dialogo sulla pace e la gestione dei conflitti economici; inoltre favorisce attività socioeconomiche indirizzate direttamente a donne e ragazze.

La regione del Lago Ciad è infatti oggi una delle aree più tormentate e fragili del mondo, con una delle crisi umanitarie più acute e lunghe del continente africano. Le dispute sull’accesso alle terre e ad altre risorse naturali sono le cause principali della violenza registrata nel Sahel, spesso sfruttate dai gruppi armati per legittimare il loro ruolo e la loro presenza. Da oltre un decennio, infatti, nell’area operano gruppi jihadisti come Boko Haram, che con i suoi violenti attacchi ha causato l’aggravarsi dell’insicurezza alimentare e sconvolto gli equilibri regionali.

I conflitti armati, gli impatti del cambiamento climatico, l’insicurezza permanente e il deterioramento delle condizioni di vita socioeconomiche rafforzano le pratiche discriminatorie e la violenza di genere. Le donne e le giovani donne, oltre a essere emarginate nell'accesso ai servizi economici, sono escluse dal controllo della terra e delle risorse naturali, trattenute in un ciclo di vulnerabilità e violenza.

COOPI opera in Ciad dal 1976, intervenendo con un approccio multisettoriale. Nelle regioni Lac e N'Djamena, fornisce educazione in emergenza per i bambini sfollati interni e delle comunità locali, offre supporto psicosociale alle vittime di traumi e promuove il consolidamento della pace, con un focus particolare sull’empowerment delle donne, la violenza e le discriminazioni di genere e la prevenzione dei conflitti.