Lago Ciad: analizzare i conflitti in ottica di genere
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25-03-2024 | di COOPI

Lago Ciad: analizzare i conflitti in ottica di genere

L'8 febbraio 2024, COOPI – Cooperazione Internazionale ha organizzato a Bol, in Ciad (Regione del Lago), un workshop di dialogo sui valori della pace, della coesistenza pacifica, della coesione sociale e sul rafforzamento delle capacità delle organizzazioni femminili. La conferenza ha riunito le parti interessate ai conflitti di genere nella provincia del lago Ciad, comprese le autorità locali (amministrative, tradizionali e religiose), le donne e i giovani, nonché i leader delle comunità.

Durante la conferenza, il consulente internazionale, Talla Marius, ha presentato a COOPI e alle altre parti in causa i dell'analisi dei conflitti sensibili al genere. Essendo i conflitti spesso legati a pratiche culturali, abitudini e alla qualità della vita delle persone, lo studio è partito dall'analisi del contesto socioeconomico delle località in esame. Si è poi concentrato sulle cause dei conflitti e le modalità per prevenirli e gestirli, al fine di ipotizzare soluzioni durature. Ad aprire la conferenza sono stati i discorsi del sindaco di Bol, del responsabile della base di COOPI, del rappresentante dei donatori e del segretario generale del governatorato, seguiti dalla presentazione dei risultati e da un momento di scambio e riflessione.

Il workshop si è concluso con del Segretario Generale del Governatorato, Grossouchet Boubou, che ha sottolineato la necessità di attuare le raccomandazioni formulate nel rapporto sull’analisi dei conflitti sensibili al genere, affermando che

lo studio rappresenta un'opportunità concreta per la percezione di genere e propone soluzioni per risolvere i conflitti nei quali donne e ragazze sono generalmente le maggiori vittime". 

Al termine del convegno sono state inoltre formulate raccomandazioni strategiche, organizzative e operative per contribuire ad arginare le cause dei conflitti di genere nella provincia del lago Ciad.

L’iniziativa nasce all’interno del progetto “Genere e pace: mobilitiamoci per un processo inclusivo di costruzione della pace”, realizzato da COOPI, grazie al sostegno finanziario del Commonwealth Foreign and Development Office (CFDO) del governo inglese.

Il progetto mira a ridurre la diffusione della violenza di genere nelle comunità locali e si adopera affinché le organizzazioni femminili partecipino attivamente al dialogo sulla pace e la gestione dei conflitti; inoltre favorisce attività socioeconomiche indirizzate direttamente a donne e ragazze.

La regione del Lago Ciad è oggi una delle aree più tormentate e fragili del mondo, con una delle crisi umanitarie più acute e lunghe del continente africano. Fortemente colpita dai cambiamenti climatici, la regione vede l’alternarsi di stagioni aride e periodi di rovesci torrenziali che causano continue inondazioni e stanno erodendo il sostentamento di agricoltori, pastori e pescatori. Le dispute sull’accesso alle terre e ad altre risorse naturali sono le cause principali della violenza registrata nel Sahel, spesso sfruttate dai gruppi armati per legittimare il loro ruolo e la loro presenza. Da oltre un decennio, infatti, nell’area operano gruppi jihadisti come Boko Haram, che con i suoi violenti attacchi ha causato l’aggravarsi dell’insicurezza alimentare e sconvolto gli equilibri regionali.

I conflitti armati, gli impatti del cambiamento climatico, l’insicurezza permanente e il deterioramento delle condizioni di vita socioeconomiche rafforzano le pratiche discriminatorie e la violenza di genere. Le donne e le giovani donne, oltre a essere emarginate nell'accesso ai servizi economici, sono escluse dal controllo della terra e delle risorse naturali, trattenute in un ciclo di vulnerabilità e violenza.

COOPI opera in Ciad dal 1976, intervenendo con un approccio multisettoriale. Nelle regioni Lac e N'Djamena, fornisce educazione in emergenza per i bambini sfollati interni e delle comunità locali, offre supporto psicosociale alle vittime di traumi e promuove il consolidamento della pace, con un focus particolare sull’empowerment delle donne, la violenza e le discriminazioni di genere e la prevenzione dei conflitti.