Libano. La raccolta differenziata gestita da rifugiate siriane
21-09-2022 | di COOPI

Libano. La raccolta differenziata gestita da rifugiate siriane

Nel cortile del giardino comunale di Beddawi, una ventina di donne arrivano una dopo l'altra. Sono le 9 del mattino e il caldo è già intenso. Dopo qualche minuto di discussione, ognuna di loro indossa la casacca gialla con il logo di COOPI-Cooperazione Internazionale. Il loro compito per la giornata è pulire il giardino comunale di Beddawi. Per questo, il gruppo di donne si divide i compiti. C'è chi spazza e chi raccoglie i rifiuti.

Tra queste, Nafila, una donna siriana arrivata in Libano nel 2013, è intenta a raccogliere i rifiuti con un sacchetto. 

In Siria le condizioni di vita erano molto difficili. Quando vengo qui a lavorare, mi sento al sicuro perché qui sono protetta. Prima di questo impiego non facevo nulla, stavo a casa. Qui lavoro, mi sento indipendente, conosco gente e ho fatto amicizia.

Tra le sue amiche, Darlin, una siriana arrivata in Libano nel 2013.

Questo quartiere è molto povero, non ci sono soldi qui, non c'è occupazione. Vengo qui 5 giorni alla settimana e questo lavoro mi permette di sfamare i miei figli e di sentirmi al sicuro.

In questo distretto povero di Tripoli, 25 donne sono beneficiarie del progetto avviato da COOPI. Oltre alla pulizia del comune, le donne si occupano anche del riciclaggio della plastica, che viene stoccata in un magazzino non lontano dal giardino comunale. Nafila spiega che, da quando lavora a questo progetto, ricicla la plastica anche a casa. "Quando sono a casa, seleziono la plastica e la porto qui. Ho anche insegnato ai miei figli a fare la raccolta differenziata a casa o a raccogliere la plastica che trovano per strada", racconta con orgoglio la giovane donna. 

A pochi minuti dal giardino comunale, sotto un caldo torrido e in mezzo al traffico incessante di auto, una ventina di uomini sono impegnati, armati di pale, a pulire il marciapiede che separa due strade. Questo marciapiede, anch'esso gestito da COOPI, permette di aumentare la sicurezza del traffico su questa strada pericolosa e molto trafficata. In totale, COOPI ha messo in sicurezza due tratti di strada nel comune di Beddawi, installando marciapiedi al centro della strada, sui quali sono stati piantati alberi.

In uno dei comuni più poveri di Tripoli, COOPI impiega un totale di 115 persone, libanesi e siriane, il 20% delle quali sono donne. L'intervento, dal titolo "RIpresa della STabilità sOciale ed economica nel Nord del LibAno (RISTORA)", è stato finanziato dall'Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo (AICS) ed è stato attuato da COOPI in collaborazione con la Municipalità di Beddawi e il Ministero degli Affari sociali (MoSA) a partire da settembre 2021. Oltre a dare lavoro a persone bisognose, questo programma permette anche di migliorare le condizioni della Municipalità, di permettere alle donne di lasciare le loro case per venire a lavorare, ma anche di cambiare mentalità e aiutare l'emancipazione femminile.

 

Foto a cura di Florient Zwein