22-02-2017 | di COOPI
Il Malawi colpito da El Niño si risolleva
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2,8 milioni di persone (circa un quinto della popolazione totale) sono a rischio insicurezza alimentare", ha dichiarato Arthur Peter Mutharika, presidente del Malawi. Nonostante negli ultimi anni il Malawi avesse fatto progressi significativi nell'affrontare il problema, un nuovo ciclo di inondazioni e siccità legate a El Niño ha vanificato gli sforzi di alcune aree del Paese. El Niño, il bambino, è un fenomeno climatico periodico che si presenta nei mesi di dicembre e gennaio - il periodo natalizio appunto - in media ogni 5 anni. La sua ultima manifestazione ha avuto conseguenze serie sulle colture e sulla vita delle popolazioni rurali dell'Africa Australe a partire da aprile 2016.
Fronteggiare i disastri
Per aiutare le popolazioni che vivono di agricoltura a fronteggiare i disastri provocati dall'alternanza devastante di inondazioni e siccità, COOPI interviene in più Paesi con progetti mirati. Uno di questi Paesi è proprio il Malawi, dove COOPI è attiva dalla fine di settembre 2016, grazie al supporto dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo (AICS). COOPI sta agendo con una serie di interventi volti a rafforzare le capacità delle comunità locali nella produzione e conservazione del cibo.
Grazie a questi interventi, sono 28.030 le persone che vengono messe in grado di far fronte al ripetersi di eventi legati a El Niño. Questo avviene anche attraverso la diffusione di una maggiore conoscenza della gestione della Riduzione dei Rischi di Disastri: una diffusione messa in atto tanto a livello comunitario quanto a livello di Governi Distrettuali. A questo scopo saranno realizzati corsi specifici e visite di scambio tra i due distretti coinvolti - Salima e Mangochi - per facilitare la diffusione delle buone pratiche di ognuno.
Una reazione pronta per evitare la fame
Camilla Benozzi, Capo Progetto COOPI, fa chiarezza sulla situazione delle famiglie del Malawi: "In un Paese dove l'agricoltura è ancora per la maggior parte finalizzata alla sussistenza, la perdita di un raccolto mette immediatamente una famiglia di fronte alla fame", ci spiega. "Se il fenomeno è diffuso in molte zone del Paese, come nel caso delle scarsità di piogge causata da El Niño, la situazione si complica perché i prezzi aumentano e quindi una più larga parte della popolazione diventa a rischio di insicurezza alimentare". Una reazione pronta agli effetti del cambiamento climatico sulla produzione agricola permetterà alle famiglie di evitare di trovarsi di nuovo in condizioni di insicurezza alimentare.