17-06-2019 | di COOPI
Malawi, Lucy Lupale: Adesso siamo consapevoli dei nostri diritti
La diffusione di buone pratiche su gestione dei terreni, questioni di genere, nutrizione e malattie sessualmente trasmissibili è stata al centro di un’importante campagna di sensibilizzazione svoltasi nei distretti di Mangochi e Salima, in Malawi, nell’ambito del progetto “Rafforzando la resilienza delle comunità vulnerabili”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
Come spiega Floriana Bucca, Capo Missione di COOPI in Malawi, “con questa formazione abbiamo voluto diffondere informazioni e nozioni chiave su diversi aspetti che coinvolgono in prima persona i beneficiari, ma soprattutto le beneficiarie del progetto, per promuovere il loro sviluppo e la loro emancipazione, sia a livello familiare che comunitario”.
Tra i diversi partecipanti alla campagna, abbiamo raccolto la testimonianza di Lucy Lapale e di come la nostra iniziativa di sensibilizzazione abbia notevolmente accentuato la consapevolezza delle donne e dei loro diritti.
“Mi chiamo Lucy Lupale e vengo dallo schema irriguo Bitikalanje. Grazie alla campagna di sensibilizzazione di COOPI abbiamo imparato molto. Le nostre famiglie e anche i nostri figli ne sono rimasti soddisfatti.
E anche noi, in quanto donne, perché adesso sappiamo che i nostri terreni ci appartengono e che nessuno può sottrarceli. Adesso sappiamo dove andare e a che rivolgerci in caso di bisogno. Chiunque avesse voluto appropriarsi dei nostri campi, soprattutto di quelli delle donne vedove, adesso sa che si tratta di un reato.
Anche parlare di HIV non ci fa più paura. Prima le coppie si sposavano senza sapere di essere sieropositivi o meno. Adesso invece richiedono sempre più spesso il test per l’HIV e solo dopo decidono se sposarsi sulla base dell’esito. Grazie a questo approccio, abbiamo già notato una diminuzione del rischio di contagio.
La campagna ha influito positivamente anche sulla mia famiglia. Prima solo mio marito gestiva i proventi delle nostre vendite. Io non avevo voce in capitolo e non potevo controllare i suoi spostamenti.
Dopo avere partecipato alla campagna di formazione di genere, ha iniziato a coinvolgermi direttamente nelle nostre attività e questo ha migliorato il benessere di tutta la mia famiglia. Le cose stanno cambiando per il meglio ed è stato possibile grazie alla formazione di COOPI ”.