14-04-2020 | di COOPI
Mauritania. L'Alto Commissario dell'UNHCR visita il nostro progetto
All’inizio di febbraio, Filippo Grandi, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha visitato il Burkina Faso, il Niger e la Mauritania. I tre paesi del Sahel continuano ad aiutare ed accogliere rifugiati, nonostante la situazione in materia di sicurezza nella regione non mostri segni di miglioramento. In Mauritania, l’Alto Commissario ha incontrato i rifugiati beneficiari dei progetti finanziati dall’UNHCR tra i quali si inserisce il progetto “Projet d’assistance aux réfugies malien en Mauritanie” implementato da COOPI a partire da gennaio 2019.
Filippo Grandi, foto crediti Sylvain Cherkaoui
In particolare, l’Alto Commissario ha visitato il campo di M’bera che ospita 56.680 rifugiati. Durante la visita, Grandi ha potuto apprezzare le innovazioni del campo in materia di fabbricazione di prodotti artigianali. Grazie al sostegno di UNHCR, infatti, 1.181 rifugiati (dato del 31 dicembre 2019), di cui 592 uomini e 589 donne, sono stati supportati da COOPI nell’intraprendere attività generatrici di reddito (AGR) in diversi settori. Le associazioni che hanno preso parte al progetto sono numerose e di diverso tipo, tra cui carpentieri, artigiani, macellai, allevatori, veterinari, etc. 494 è il numero delle associazioni o gruppi di interesse economico che hanno beneficiato del progetto.
Il progetto mira a rinforzare l’inclusione economica delle popolazioni rifugiate del campo di M’bera, nella regione di Moughataa di Bassikounou, attraverso il consolidamento di 450 attività generatrici di reddito e la creazione di 50 nuove attività. Queste azioni permetteranno di sviluppare un numero totale di 500 AGR, raggiungendo circa 1.500 beneficiari.
A partire da gennaio 2012, la Mauritania ha accolto i rifugiati maliani che fuggono da una situazione di insicurezza e di instabilità politica che caratterizza il Nord del Mali. Nella regione si registra un alto tasso di insicurezza alimentare e di malnutrizione, un’elevata vulnerabilità agli shock di origine umana e climatica e una mancanza di infrastrutture e servizi di base. L’intervento di COOPI, assieme all supporto di UNHCR, mira a contribuire al consolidamento delle attività economiche, per rafforzare i gruppi di rifugiati colpiti dalla crisi e per preparare il contesto per i rifugiati che sono ancora sotto la completa assistenza di UNHCR. Per questo motivo, la missione di COOPI continuerà per tutta la durata del 2020 fornendo un sostegno ai rifugiati in modo permanente.