Missione a Berdale, la città somala sommersa dall'acqua
11-11-2019 | di COOPI

Missione a Berdale, la città somala sommersa dall'acqua

Il 4 novembre, la Ong COOPI ha visitato la popolazione colpita dall’emergenza

Lunedì scorso, 4 novembre, una squadra di 20 esperti formata da Agenzie ONU, Ong tra cui l’italiana COOPI – Cooperazione Internazionale e autorità locali, ha visitato Berdale, la città della Somalia centro-meridionale più colpita dalle piogge che si sono verificate con grande intensità da ottobre ad oggi.

La Somalia è un paese esposto agli effetti del cambiamento climatico: siccità e alluvioni si alternano e si accaniscono su una popolazione già provata da quasi 30 anni di conflitto interno. Ci sono 6,3 milioni di persone che soffrono la fame; oltre ad esse, mezzo milione sono state colpite dalle recenti alluvioni e 370 mila quelle che hanno dovuto abbandonare le proprie case.

Berdale è la città più danneggiata. Si trova a 55 km nord-ovest da Baidoa, la capitale della Bay Region. Ha una popolazione di 50 mila abitanti e di 6 mila sfollati, che in anni recenti hanno trovato rifugio in questa cittadina, sfuggendo a violenze e conflitti.

Gli operatori umanitari sono arrivati a Berdale in elicottero, perché le strade sono completamente inagibili. “L’isolamento della città comporta tre difficoltà: la prima è quella di riuscire a portare gli aiuti di cui la popolazione ha bisogno (dal cibo ai ripari di emergenza, dai vaccini alle tende anti zanzare, ecc.); la seconda difficoltà è legata all’aumento del prezzo dei beni che andrebbero distribuiti; la terza è la progressiva riduzione delle scorte in città”, spiega Deka Warsame, capo missione di COOPI in Somalia.

La città - registrano gli operatori – è sommersa per tre quarti: l’acqua ha invaso i campi e i depositi sotterranei di sementi, compromettendo la prossima stagione agricola; ha coperto i pozzi superficiali a cui si abbeverano le persone e gli animali, rendendo l’acqua insalubre e vettore di epidemie; ha allagato le case, causando 6.000 nuovi sfollati nella città e 35.000 nei suoi dintorni; ha ridotto la funzionalità delle strutture cittadine (mercati, ospedali, scuole, uffici pubblici).

Dalla missione effettuata, i bisogni riportati sono numerosi: tende e prodotti per affrontare l’emergenza (materassi, coperte, contenitori per l’acqua, stoviglie, ecc.), acqua potabile, latrine, riabilitazione dei pozzi, prodotti contro gli insetti portatori di malattie, cibo nutriente, medicine e centri mobili di salute, kit igienici, protezione dagli abusi per donne e bambini.

COOPI è presente nella regione di Bay con un progetto finanziato dalla Commissione europea (ECHO - Dipartimento per gli Aiuti umanitari) e indirizzato alle popolazioni colpite dalla crisi cronica. Lo strumento per eccellenza usato è il trasferimento in denaro alle famiglie beneficiarie, che permette loro di far fronte all’insicurezza alimentare, mantenendo in vigore il potere d’acquisto, con ricadute positive sul mercato locale. “Il trasferimento in denaro è tra gli strumenti più raccomandati per far fronte all’emergenza e COOPI può mettere a disposizione dei partner la sua esperienza in questo settore”.

COOPI è attiva in Somalia dal 1981, portando avanti progetti che mirano ad accrescere la resilienza delle popolazioni più vulnerabili, cioè la capacità di far fronte alle condizioni avverse, climatiche e non. Opera nel settore della sicurezza alimentare, acqua e igiene, salute e formazione professionale.

COOPI – Cooperazione Internazionale è un’organizzazione non governativa italiana che interviene da oltre 50 anni per rompere il ciclo delle povertà e per accompagnare le popolazioni colpite da guerre, crisi socio-economiche o calamità naturali, verso la ripresa e lo sviluppo durato. COOPI è presente in 30 paesi del Sud del mondo, con centinaia di progetti umanitari che hanno raggiunto nel 2018 circa 4,7 milioni di persone. Dal 1965 ad oggi, COOPI ha aiutato 100 milioni di persone realizzando 2.200 progetti in 69 Paesi, avvalendosi di 4.700 espatriati e 60.000 operatori locali.

Ufficio Stampa COOPI

Isabella Samà

ufficiostampa@coopi.org

Tel. 02.3085057 

www.coopi.org