Niger: i risultati dell'intervento di educazione in emergenza
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01-09-2018 | di COOPI

Niger: i risultati dell'intervento di educazione in emergenza

Il Programma di risposta ai bisogni umanitari essenziali in materia di protezione ed educazione dei bambini e degli adolescenti colpiti dalla crisi del Lago Ciad in Niger” di COOPI, finanziato da ECHO (la Protezione civile e operazioni di aiuto umanitario europee), è stato completato. Lungo il corso del suo svolgimento, esso si è proposto di rispondere ai bisogni umanitari di base e contribuire alla protezione delle comunità colpite dalla crisi umanitaria, focalizzandosi da un lato sulla prevenzione e la risposta ai rischi di sfruttamento e abuso a cui sono esposti i bambini e gli adolescenti, e dall’altro sull’educazione dei giovani studenti, rafforzata da corsi di formazione dedicati agli insegnanti.

La regione di Diffa (Niger) è stata protagonista, negli ultimi anni, del massivo spostamento forzato di popolazioni a causa dei conflitti armati in corso, dal Niger e dagli altri paesi del Lago Ciad, insediatesi principalmente in siti spontanei o in comunità ospitanti. Le stime del 2016 hanno attestato a 241mila gli sfollati nella regione, compresi quelli interni, i rifugiati e i rimpatriati; quasi 120mila persone sono risultate bisognose di protezione, delle quali un gran numero con bisogni speciali. Tra i soggetti maggiormente vulnerabili figurano i bambini , che costituiscono circa il 55% degli sfollati interni, a rischio di abusi, abbandono, sfruttamento, arresto e detenzione, reclutamento da parte di gruppi armati e stigmatizzazione.

I benefici degli interventi di protezione

In ottica di protezione, il Programma si è occupato di prevenire e prendere in carico soggetti esposti a vari tipi di rischio (tra cui casi medici e casi relativi alla violenza di genere) nelle comunità beneficiarie, nei dipartimenti di N'Guingmi, Bosso, Diffa, Maine-Soroa, Goudoumaria. 585 casi sono stati riferiti ai servizi appropriati, compreso lo staff degli psicologi di COOPI.
L’intervento degli specialisti si è concretizzato in un miglioramento generale della serenità e nella diminuzione dell’ansia nei piccoli pazienti. Nel corso dell’indagine condotta in tre fasi distinte del programma (inizio, fase intermedia e fine), l’80% del campione consultato ha segnalato un progresso significativo nelle proprie condizioni psicologiche. Il questionario di salute generale ha evidenziato un simile miglioramento sulle tre fasi nel 95% dei partecipanti, soprattutto nella riduzione dell’ansia e un miglioramento nella fiducia in sé stessi.

L’apprendimento protetto nei DIAPado

Sul fronte della scuola, il programma ha perseguito l’accesso a un’istruzione di qualità in un ambiente educativo e comunitario di protezione per bambini e adolescenti in età scolare, sia attraverso l’educazione formale che quella non formale .
In un contesto regionale nel quale sono 138mila i bambini con bisogno di scolarizzazione, COOPI ha consentito a 1034 studenti di frequentare il primo ciclo di istruzione e a 1101 adolescenti di frequentare i corsi organizzati in 18 DIAPado, dispositivi itineranti per l’apprendimento in contesti di emergenza, per un totale di 2135 tra bambini e adolescenti raggiunti. Degno di nota è il fatto che tutti i 1034 abbiano completato il loro percorso.
 

L’importanza di integrare l’educazione psicosociale nella formazione degli insegnanti

COOPI si è inoltre impegnata a formare tutte figure adulte che interagiscono gli studenti, sia in ottica di insegnamento che in quella di gestione e sensibilizzazione. 90 membri dei Comitati di Gestione Scolastica (COGES) sono stati attivamente coinvolti nella gestione dei DIAPado, mentre un totale di 434 insegnanti (336 della scuola primaria e 98 della secondaria) sono stati formati sull’inquadramento pedagogico, il sostegno psicosociale e sulla sicurezza. Infine, alcuni membri dei gruppi misti composti da genitori e insegnanti sono stati coinvolti nelle attività di promozione sull’importanza della scolarizzazione e sui diritti dei bambini.

Un aspetto da sottolineare è l'integrazione dell'educazione psicosociale. È emerso infatti che la formazione degli insegnanti in materia di supporto psicosociale potrebbe essere efficace e sostenibile se integrata nel programma di formazione fin dall’inizio e tradotta in un obiettivo di apprendimento concreto. Per questo motivo COOPI ha tenuto riunioni con la Direzione regionale dell'istruzione primaria e la Direzione generale dell'Istituto universitario per la formazione degli insegnanti. Il principio di introdurre questa innovazione pedagogica è stato accettato e dal prossimo anno con la regionalizzazione del PSEF (Plan Sectoriel de l'Enseignement et de la Formation, documento di orientamento educativo del Niger fino al 2024) nel PRSEF (Plan Régional de l'Enseignement et de la Formation) sarà una realtà.

Conclusione

Il progetto ha permesso di rafforzare l'azione del COOPI nella regione di Diffa in modo integrato per rispondere ai problemi educativi e ai rischi di protezione delle popolazioni colpite dalla crisi e dallo sfollamento. I risultati ottenuti evidenziano l'importanza del coinvolgimento delle comunità e il rafforzamento delle loro capacità e del loro ruolo nella protezione dei bambini e delle persone più vulnerabili. Dopo la fine del progetto, COOPI ha continuato a sostenere alcuni dei DIAPado, al fine di consentire agli adolescenti di finalizzare il loro percorso e, in prospettiva, di guidarli verso programmi di formazione post-alfabetizzazione (principalmente di formazione professionale).