29-08-2023 | di COOPI
Niger. L'appello delle ONG internazionali per la salvaguardia dei più fragili
Il 26 luglio 2023, il Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria (CNSP) ha annunciato il Colpo di Stato ai danni dell'attuale Presidente Mohamed Bazoum e del suo governo. In risposta a tale annuncio, parte della comunità internazionale ha messo in atto una serie di sanzioni individuali e collettive: chiusura delle frontiere terrestri e aeree, sospensione degli aiuti allo sviluppo, sospensione delle transazioni finanziarie e commerciali e congelamento dei beni della Repubblica del Niger e di alcuni nigerini. Con questa azione di advocacy, il Gruppo di Lavoro Umanitario dell'associazione "ONG internazionali rappresentate in Niger" (OIREN), di cui COOPI-Cooperazione Internazionale fa parte, suggerisce tre passi che i membri della comunità internazionale dovrebbero compiere per preservare l'accesso della popolazione nigerina ai servizi sociali di base e all'assistenza umanitaria:
- Introdurre esenzioni umanitarie a tutte le sanzioni collettive adottate contro il Niger, al fine di garantire la continuità dell'accesso delle popolazioni vulnerabili in Niger ai servizi umanitari.
- Rivedere le sanzioni adottate finora applicando il principio "Do Not Harm" a tutte le misure adottate contro il Niger, per garantire la protezione e minimizzare l'impatto negativo sulle condizioni di vita delle popolazioni.
- Dare prova di creatività, flessibilità ed adattamento dei meccanismi di finanziamento al fine di assicurare l'accesso ai servizi sociali di base per la popolazione nigerina.
L'obiettivo dell'OIREN, che riunisce 45 ONG presenti in Niger, è di fornire un quadro per gli scambi, la formazione e la rappresentanza delle ONG internazionali nel Paese, al fine di migliorare la qualità del loro lavoro con le popolazioni beneficiarie. I suoi membri operano in 8 regioni del Niger, impiegando 11.000 persone (nazionali e internazionali) per oltre 180 progetti. Il ruolo del Gruppo di Lavoro Umanitario all'interno dell'OIREN è quello di garantire il riconoscimento del ruolo delle ONG umanitarie nella risposta umanitaria attraverso l'advocacy o la comunicazione istituzionale, assicurando il rispetto e l'applicazione incondizionata dei principi umanitari.
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