14-06-2019 | di COOPI
Niger: oggi, 120 villaggi sono più resilienti al cambiamento climatico
Il 9 giugno 2019 si è concluso il “Progetto per il miglioramento di resilienza climatica e sicurezza alimentare dei comuni rurali della Soucoucoutane e Dogonkiria (PARC-SASD)”, che ha raggiunto 9.746 persone di circa 120 villaggi.
L’iniziativa, lanciata nel 2016 e finanziata dall’Unione Europea, si è proposta di intervenire a supporto delle comunità rurali della regione di Dosso, in Niger, afflitte dagli effetti dei cambiamenti climatici e dall’insicurezza alimentare. A queste esigenze abbiamo risposto con la creazione di attività generatrici di reddito, percorsi di formazione e rafforzamento della produzione agricola e animale, gestione delle risorse naturali e promozione di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici.
580 donne più forti grazie alle attività generatrici di reddito
Durante il progetto, le donne sono state le protagoniste delle attività generatrici di reddito, che hanno permesso loro di uscire da una condizione di povertà estrema.
Tra le diverse iniziative intraprese, quella della lavorazione delle arachidi è stata fortemente incentivata.
I gruppi di donne partecipanti, 580 in totale tra i 17 e i 59 anni, hanno ricevuto piccoli utensili, tra i quali un frantoio, un forno, una mondatrice e sacchetti di arachidi da 100 kg ciascuno, utilizzati per il processo di trasformazione di arachidi.
Nel frattempo, le beneficiarie sono state anche formate sulla gestione dei fondi per l’implementazione delle attività e sull’apertura di un conto per meglio tracciare gli incassi.
In media ciascun gruppo è riuscito a trasformare dai 10 ai 15 sacchi al mese, per un periodo altalenante tra i 3 e i 6 mesi l’anno, in base alla disponibilità di arachidi.
Durante i periodi di interruzione delle attività, come commenta la Capo Missione, Morena Zucchelli: “le beneficiarie sono state coinvolte nella realizzazione di cucine migliorate, in attività di colture orticole e di allevamento. A fare da contorno a queste attività, è stata svolta un’importante campagna di sensibilizzazione sulle buone pratiche alimentari, per accrescere le loro conoscenze sulla nutrizione e la corretta scelta e consumo dei cibi, notando anche un positivo cambiamento di abitudini da parte delle stesse beneficiarie”.
Continua Zucchelli, “Con il Progetto per il Miglioramento di resilienza climatica e sicurezza alimentare siamo stati in grado di migliorare le produzioni agricolo-silvo-pastorali delle comunità beneficiarie, supportando le donne e le fasce più vulnerabili della popolazione, che adesso dispongono di un reddito e possono diversificare la propria alimentazione e migliorare le proprie condizioni di vita”.
Foto credits: Giacomo Zandonini