Nigeria: scuole, programmi ed educazione potenziati
15-03-2018 | di COOPI

Nigeria: scuole, programmi ed educazione potenziati

Grazie all’accordo di partenariato siglato all’inizio dell’anno scolastico  tra COOPI e la Specialistica educativa SUBEB (State Universal Basic Education Board) dello Stato del Borno nell’ “intervento per estendere l’accesso all’educazione (formale e non formale) di qualità e supporto psicosociale per i bambini in età scolare”, finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), 25 nuovi insegnanti della scuola formale e 92 insegnanti comunitari si sono aggiunti al corpo docenti delle 4 scuole elementari del quartiere di Bolori II, in Nigeria.

Questa collaborazione ha permesso l’apertura pomeridiana delle scuole (fino a prima solo mattutina), assicurando la presenza di insegnanti qualificati e di un sistema di vigilanza con oltre 20 responsabili della sicurezza in un contesto dove il rischio di attentati è altissimo e gli edifici scolastici sono ancora un target. Ha inoltre consentito a più di 6000 nuovi studenti, nella maggior parte rifugiati, di riprendere un percorso educativo di qualità alternativo alla strada e all’accattonaggio.

 

Il loro è stato un anno propedeutico: un “ponte” verso l’educazione formale, che li accoglierà dal prossimo anno. Per questo motivo, è stato importante effettuare una distribuzione di materiale scolastico in modo da assicurare la presenza costante degli studenti: ognuno ha ricevuto uno zaino, quaderni, matite, penne, temperino, pastelli, gomma, righello e non solo. Sono inoltre stati distribuiti saponi e un kit di prevenzione dentale, pensato per incentivare l’adozione di buone pratiche igieniche del bambino e delle famiglie.

Secondo la nuova programmazione scolastica, le classi di educazione non formale hanno luogo ogni giovedì, venerdì e sabato, dalle 13.30 fino alle 18; dalle 16.30 vengono svolte attività extra-scolastiche, tra cui laboratori creativi, sportivi e musicali, differenziate sulla base dell’età e del livello di istruzione dei minori (tra 6 e 17 anni). Queste attività hanno il fine di sviluppare le abilità personali, relazionali e comunicative dei minori e coinvolgono anche i bambini e i giovani disabili identificati all’interno della comunità allo scopo di contrastare il loro isolamento sociale.

Le attività sono organizzate dagli insegnanti comunitari, responsabili delle attività ricreative (giochi e sport) e supportati dallo psicologo e degli educatori di COOPI. Gli insegnanti della scuola formale (al mattino) e quelli della scuola non formale (nei tre pomeriggi), a seguito delle formazioni ricevute, organizzano all’interno delle classi attività di sensibilizzazione dei minori, differenziate in base all’età e centrate sulle tematiche di genere, sull’inclusione/integrazione delle persone con disabilità e sulle buone pratiche igieniche e ambientali.

All’esterno delle classi sono stati predisposti e preparati adeguati spazi dove organizzare attività ludico-ricreative, nonchè competizioni sportive svolte sui campi di calcio e pallavolo sostenuti dal progetto, a beneficio di tutta la comunità. Quest’ultime costituiscono infatti un’occasione di aggregazione/ricreazione per le famiglie e di rafforzamento della rete sociale di collaborazione, solidarietà e coabitazione tra le famiglie sfollate e autoctone. Nel mese di aprile 2018, infine,100 piante di mango saranno piantate all’interno delle scuole: un gesto concreto che permetterà ai ragazzi di tornare a immaginare un futuro e a “coltivarlo” a partire dal presente.