06-03-2020 | di COOPI
Nord Darfur. Le Associazioni locali per il risparmio ed i prestiti contribuiscono a ridurre la vulnerabilità agli shock.
Nel dicembre 2019, COOPI ha condotto una valutazione intermedia sul progetto finanziato dall’Unione Europea ‘Rafforzare la resilienza delle comunità locali verso i cambiamenti climatici nel Nord Darfur’, nella quale ha rivelato che il supporto fornito alle Associazioni locali di risparmio e prestiti (VSLA) ha incoraggiato i beneficiari nel diversificare gli introiti, riducendo la dipendenza dalle risorse naturali e aumentando la capacità di resilienza.
Dal 2017, COOPI insieme alla Società Sudenese per la Tutela dell’Ambiente (SECS) supporta oltre 18.000 persone vulnerabili, nell’area del Nord Darfur (Sudan), migliorando la resilienza delle comunità nel gestire i cambiamenti climatici, dando priorità e implementando un piano d’azione comunitario sulle risorse naturali e investendo in semplici soluzioni che possano sostenere la conservazione delle risorse naturali. è all’interno di questo scenario che il progetto si è rivolto ai gruppi VSLA per il risparmio e l’assuzione di piccoli prestiti, contribuendo alla creazione di un piccolo capitale e di prestiti agevolati in una realtà dove manca un sistema organizzato di servizi finanziari.
Tale intervento ha dato la possibilità ai beneficiari di intraprendere varie attività generatrici di reddito, come ad esempio l’allevamento e il commercio di bestiame, la vendita di latte, l’artigianato, la compravendita di cereali, il commercio di verdura fresca, ecc. I VSLA hanno raggiunto un valore medio di risparmio di 156.000 SDG (sterline sudenesi) con un contributo pro-capite di 5.200 SDG all’anno. Inoltre, i membri a Marsus, nella località di Mallah, hanno riferito che la media del salario mensile è di 1.500 SDG, con un aumento del 50% dal valore iniziale di 750 SDG al mese.
I piccoli guadagni dei VSLA hanno motivato i gruppi nel connettere le loro abituali attività di risparmio e di prestito ad altre attività legate al sostentamento, come la ricerca di soluzioni di cottura alternative, la conservazione e commercializzazione dei cereali, il collegamento tra la fornitura di sementi/strumenti migliorati e la lavorazione degli alimenti.
Hawa Bakheet, un membro dei VSLA a Marsus – nella località di Mallah, racconta di come il suo reddito familiare sia migliorato grazie all’utilizzo dei fondi presi in prestito per le attività commerciali nel mercato locale, piuttosto che utilizzando il suo tempo nel raccogliere legna ed erba nella foresta. Similmente, Shama Adam Yousif, una donna beneficiaria del progetto nel distretto di Um Gafalla, nella località Kaddada, racconta di come il prestito ricevuto le abbia dato la possibilità di focalizzarsi sul suo piccolo business e di lavorare nella fattoria di famiglia, piuttosto che accettare lunghi turni di lavoro come commessa al mercato o in fattorie di altre famiglie per un salario molto più basso. Infine, Zahara Abdel Jabar, un membro nella località di Marsus, ha spiegato che raggiungere un salario di 100 SDG settimanali è molto difficile. Ciò nonostante, ha aggiunto, “è una sfida che da motivazione ai membri del gruppo nel lavorare ancora più sodo”. Come Sahara, molte altre donne, grazie al sostegno ricevuto, sono determinate nel migliorare le proprie condizioni di vita in un contesto economico dove i prezzi dei beni di prima necessità sono alti, i prodotti scarseggiano e la competizione per uno spazio disponibile al mercato è molto alta.
Ancora oggi, più dell’80% della popolazione in Nord Darfur trae il suo sostentamento da risorse naturali (terreno, acqua, aree verdi, foreste, biodiversità locali, ecc.). Tuttavia, la combinazione degli effetti causati da anni di conflitto e dal cambiamento climatico ha causato un drastico impoverimento delle risorse naturali, aumentando la vulnerabilità della comunità, in particolare modo su tematiche quali il cibo e il salario. L’intervento di COOPI vuole di conseguenza essere una risposta a queste necessità urgenti.