29-04-2019 | di COOPI
Peru: Yago, la tecnologia dell'informazione per ridurre i danni sismici
Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2015, il distretto di Rimac, situato nel centro di Lima, è unico nel suo genere, ma molti sono i fattori che minacciano il suo delicato equilibrio, come l’espansione urbanistica incontrollata, terremoti e inondazioni, e una povertà dilagante.
Per mitigare la vulnerabilità del distretto, abbiamo puntato sulla rivalutazione delle risorse e delle potenzialità del contesto urbano conosciuto come “programma con enfoque de barrio”, migliorando le competenze dei funzionari municipali della protezione civile e potenziando il sistema municipale di informazione geografica.
Come? Grazie a Yago.
Questo visualizzatore cartografico permette di analizzare e sistematizzare le informazioni spaziali, facilitando l’incorporazione di elementi socio-culturali, ecologici e ambientali.
Come afferma Juan Carlos Merino, responsabile di protezione civile del distretto del Rimac, “il visualizzatore cartografico permette che nel municipio del Rimac venga utilizzata la tecnologia dell’informazione, con la quale noi funzionari possiamo leggere dati sensibili e analizzare il nostro distretto, giustificando decisioni e attività di grande impatto, specialmente nell’area di gestione del rischio del disastro”.
Per diminuire la vulnerabilità della popolazione, bisogna sapere riconoscere i bisogni quotidiani della gente e includerli nelle dinamiche dello sviluppo urbano. Per questo motivo, COOPI, con il finanziamento dell’Agenzia degli Stati Uniti d’America per lo Sviluppo Internazionale, USAID/OFDA e in consorzio con CARE Perù, ha implementato tale programma, in modo che il concetto di gestione del rischio si colleghi direttamente a quello di pianificazione urbana, all’interno di un unico quadro di riferimento e sviluppo socioeconomico.
Nell’ambito del progetto “Rafforzamento dei meccanismi innovativi per l'aumento delle capacità di riduzione del rischio di catastrofi a Rimac (Perù) II ”, sono stati anche inclusi lo sviluppo di protocolli per rafforzare la preparazione delle autorità, varie simulazioni con la popolazione locale per testare la corretta esecuzione del protocollo di emergenza e l’installazione di impianti di trattamento delle acque reflue domestiche. Come sostiene infatti Daniele Ingratoci, Coordinatore di COOPI in Perù, “queste attività complementari mirano a risanare il territorio e a instaurare un coordinamento efficace tra i vari attori istituzionali e locali, per una sostenibilità a lungo termine”.
La corretta gestione del rischio dei disastri è il principale settore di intervento di COOPI in America Latina e nei Caraibi, soprattutto nei paesi fortemente vulnerabili a emergenze ricorrenti o di grande impatto come nel caso del Perù.
Nel paese andino, COOPI interviene soprattutto nella capitale, Lima, cittá di piú di 11 milioni di abitanti, e particolarmente nel distretto del Rimac, alle porte della piazza principale del centro storico di Lima, i cui 170.000 abitanti sono giornalmente esposti non solo ai rischi tipici degli affollati centri abitati (incendi che si progagano violentemente per il materiale di cui sono costituite le antiche casone coloniali) ma anche ai notori pericoli legati a possibili disastri naturali (smottamenti, inondazioni e terremoti).