Cosa Facciamo

Acqua potabile e migliori condizioni igienico-sanitarie per sfollati, rifugiati e comunità ospitanti a Gedaref e Al Mafaza

Nel Sudan orientale, nella località di Al Mafaza, a 180 km da Gedaref, la popolazione contava 24 mila sfollati a fine febbraio 2024, conseguenza della situazione di profonda insicurezza che colpisce la zona di El Fao, causando ingenti movimenti della popolazione. Pochissimi interventi umanitari hanno interessato la zona di Al Mafaza, nella quale, da maggio 2024, forniamo assistenza agli sfollati, ai rifugiati ed alle comunità ospitanti attraverso il progetto Iniziativa di emergenza in risposta alle necessità urgenti di IDPs, delle comunità ospitanti e di rifugiati nello stato di Gedaref colpite da calamità naturali e conflitti per promuovere coesione sociale e soluzioni durevoli, finanziato dall’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

L’intervento, attivo sia ad Al Mafaza che a Gedaref con il nostro partner locale, Alashraq, mira a garantire l’accesso all’acqua potabile, a strutture igienico-sanitarie e a sistemi di gestione e smaltimento dei rifiuti per le persone più vulnerabili, ed a rafforzare la capacità locale di risposta alle inondazioni e agli allagamenti che avvengono durante la stagione delle piogge attraverso interventi di riduzione dei rischi di disastri. L’area di intervento del progetto è infatti interessata annualmente da forti alluvioni che aggravano le condizioni igienico-sanitarie della popolazione, aumentando il rischio di epidemie quali colera, febbre della Rift Valley, dengue, chikunguya, e peggiorando la situazione dei servizi igienico-sanitari della zona, già inadeguati.

In particolare, il progetto prevede la riabilitazione di una delle due stazioni idriche chiave di Al Mafaza, ma anche la distribuzione di kit di trattamento dell’acqua a 200 nuclei famigliari vulnerabili. In più, il team di operatori umanitari del progetto è coinvolto nella costruzione di 10 latrine d’emergenza di cui potranno beneficiare un totale di 500 persone, nonché nella realizzazione di argini per la protezione di strade ed abitazioni con sabbia e ghiaia.

Le attività vengono svolte con il coinvolgimento diretto dei Comitati Comunitari di Gestione delle Inondazioni, gruppi costituiti da membri della comunità che vengono equipaggiati per prevenire e rispondere ad allagamenti ed inondazioni causati dagli shock climatici, stimolando in questo modo la partecipazione attiva delle comunità e valorizzando le risorse umane già esistenti al loro interno. Grazie ai Comitati, vengono anche organizzate attività di raccolta dei rifiuti e campagne di sensibilizzazione comunitaria sulle buone pratiche di raccolta, gestione dei rifiuti, e sulla potabilizzazione delle acque. Queste campagne sono volte ad accrescere la consapevolezza delle comunità circa le buone pratiche igieniche da adottare per quanto riguarda la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nell’ottica di evitare la contaminazione del suolo e dell’acqua.


Il progetto è finanziato da