Nella regione di Diffa, particolarmente colpita dal flusso di persone in fuga dalle violenze di Boko Haram, ci sono migliaia di bambini esposti a rischio di abusi, sfruttamento e reclutamento da parte di gruppi armati. Il progetto risponde ai bisogni umanitari creati dall’emergenza, attraverso attività di protezione ed educazione per i minori.
Per ridurre la vulnerabilità dei più piccoli e rafforzare la loro capacità di far fronte ai rischi di sfruttamento e abusi esacerbati dalla crisi, sono stati creati dei Dispositivi di supporto psico-sociale itineranti (DIAP), alcuni dei quali sono specifici per gli adolescenti (DIAPado) con attività di formazione su argomenti di salute sessuale e riproduttiva, al fine di superare i tabù che portano i sopravvissuti alla violenza a non dichiarare la propria esperienza rimanendo così privati di una risposta adeguata.
Il progetto, finanziato dal Dipartimento Aiuti Umanitari della Commissione Europea (ECHO), riconosce l’educazione come elemento essenziale di protezione; per questo motivo punta a migliorare anche l'accesso all'istruzione primaria attraverso la costruzione di padiglioni, spazi di apprendimento temporanei e scuole nei campi di accoglienza e prevede attività di formazione per gli insegnanti al fine di rafforzare la loro capacità di rilevare i segni di disagio negli alunni e nel riferire casi di bambini a rischio o con una specifica necessità di assistenza. Un’attenzione particolare è riservata anche ai bambini disabili al fine di abbattere gli ostacoli per l'accesso alle strutture e garantire anche a loro la disponibilità e l'accesso di servizi adeguati.