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Trasferimento di competenze a 8 comuni nigerini per gestire la risposta agli sfollamenti e a catastrofi naturali

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Il Niger sta affrontando una grave crisi umanitaria multidimensionale i cui effetti sono stati esacerbati a seguito del colpo di stato avvenuto il 26 luglio 2023. In particolare, le regioni di Tillaberi e Maradi sono caratterizzate da una forte debolezza ed instabilità strutturale, a cui si aggiungono fenomeni climatici come inondazioni, siccità e tempeste di sabbia, oltre che una crescente insicurezza, dovuta alla presenza di gruppi armati non statali nella regione transfrontaliera con Mali e Burkina Faso e del banditismo a Maradi, che causano sfollamenti di massa e conflitti sociali, esasperando le risorse a disposizione a livello comunale.

È in questo contesto che ECHO (Direzione generale per le operazioni di aiuto umanitario dell'Unione Europea) finanzia due progetti di rafforzamento della risposta locale alle emergenze nelle zone di Tillaberi e Maradi, mirati a migliorare la capacità di alcuni comuni nigerini di rispondere agli shock multirischio e agli spostamenti di popolazione, trasferendo competenze tecniche e risorse logistiche ai comuni, sostenendo i servizi di base locali e realizzando opere di mitigazione. Ne è un esempio il progetto "Rafforzare la preparazione, l'allerta e la risposta a shock multirischio in aree fragili per garantire la risposta locale più rapida possibile, in Niger", partito a maggio 2021 e con termine previsto nell’aprile 2025, con cui COOPI insieme a Mercy Corps lavora per trasferire competenze nella gestione delle emergenze come lo spostamento massiccio di sfollati e i disastri ambientali alle autorità locali di 4 comuni - Ayourou, Ouallam, Gabi, Madarounfa. Attraverso una stretta collaborazione con i sindaci e i rappresentanti dei servizi tecnici, sono stati creati Comitati per la Gestione del Rischio di Catastrofi a livello comunale, costituiti da rappresentanti dei comuni e della comunità, ed i loro membri sono stati formati sulla gestione delle scorte di emergenza durante un disastro o uno sfollamento. Inoltre sono state progettate strutture comunitarie su piccola scala per la mitigazione e la preparazione ai disastri, come un centro di evacuazione.

In aggiunta, da maggio 2024 COOPI e Mercy Corps attuano una risposta della durata di 24 mesi ai molteplici rischi esistenti in 8 comuni, che comprendono i 4 comuni d’intervento del primo progetto e i comuni di Tillaberi e Gotheye nella regione di Tillaberi, Chadakori e Guidan-Roumdji nella regione di Maradi. Il progetto, intitolato "REPAR - Rafforzare la preparazione e la risposta locale agli shock multirischio in Niger", viene attuato in collaborazione con sindaci e servizi tecnici, alcuni dei quali fungono da Osservatori di monitoraggio delle Vulnerabilità e raccolgono informazioni chiave fornite dai cosiddetti Sistemi Comunitari di allerta precoce e di risposta alle urgenze, attivi a livello dei villaggi, riguardanti gli spostamenti della popolazione e le catastrofi naturali, per poi consegnarle ai comuni, rafforzando in questo modo il sistema comunale di preparazione e di risposta locale ai disastri naturali e agli sfollamenti.

Nell’ottica di lavorare con attori già previsti dalla normativa a livello comunale, il progetto prevede che la gestione delle scorte di emergenza sia affidata proprio ai servizi tecnici e ad altri soggetti a livello comunale e comunitario. Il progetto ha come obiettivo un lavoro di armonizzazione delle attività nel settore della Riduzione Rischio Disastri con altri attori umanitari, che si esplica nella formalizzazione di un meccanismo di coordinamento per gli attori pubblici e privati; tra le attività del progetto si prevede infatti la realizzazione di riunioni di coordinamento con ONG locali ed internazionali che intervengono nel settore in Niger, come il Consorzio DRC - IRC - Concern, finalizzati ad uniformare gli approcci di intervento nel settore, armonizzare e condividere moduli di formazione per gli attori comunali, risultati e buone pratiche apprese a livello nazionale.

Infine, vengono realizzate anche nell’ambito di questo progetto opere di mitigazione su piccola scala in risposta agli sfollamenti, come la riabilitazione di strutture scolastiche (banchi, porte, portoni), il potenziamento di alcuni centri sanitari, l’allestimento di un magazzino per contenere le scorte d’emergenza in ogni comune, la riabilitazione delle infrastrutture idriche, la fornitura di kit di contingenza per le scuole per far fronte ad eventi catastrofici.


Questi progetti sono finanziati da: