Colpito da una crisi endemica e dagli impatti del cambiamento climatico, il Ciad si è trovato ad affrontare da aprile 2023 anche le conseguenze del conflitto sudanese, soprattutto nella regione del Sila. Nell'est del Ciad infatti, l'afflusso significativo di rifugiati provenienti dal Sudan, oltre 500 mila nell’ultimo anno, ha messo a dura prova una regione già estremamente vulnerabile, dove l'accesso a servizi essenziali come acqua, alloggi, salute e istruzione è estremamente limitato.
In risposta a questa emergenza umanitaria, COOPI ha lanciato nel luglio 2023 un programma di protezione dei bambini in Sila, in particolare nei campi profughi di Zaboud, Djabal, Deguessa e Kerfi. All’interno del programma, a marzo 2024 è partito il nuovo progetto "risposta immediata e urgente ai bambini colpiti dalla crisi sudanese”, che terminerà ad agosto 2024 ed ha come obiettivo principale quello di creare un ambiente che rispetti i diritti dei bambini, e di promuovere la prevenzione e la risposta delle comunità alle emergenze.
Le attività del progetto includono la creazione di “spazi amici dei bambini” dove, grazie al supporto emotivo di psicologi e facilitatori, possono ritrovare un senso di normalità nonostante le difficoltà causate dalla crisi. Inoltre, il progetto supporta 60 famiglie ospitanti nella promozione dei diritti dei bambini e di cure adeguate. L’intervento prevede poi la formazione di leader comunitari in grado di sostenere attività ricreative e di sensibilizzazione sulla protezione dell'infanzia, la lotta alla violenza sessuale e la convivenza pacifica, garantendo così la sostenibilità e la continuità delle azioni di protezione dei bambini. Infine, il progetto intende fornire supporto tecnico e operativo agli attori statali della regione del Sila che si occupano della protezione dell'infanzia.