15-06-2023 | di COOPI
RCA. Adounis Sylvestre, insegnante costruttore di pace
A Bria, nel Sud-Est della Repubblica Centrafricana, l’anno scolastico si è appena concluso e accanto ai suoi alunni, anche Sylvestre Adounis è rientrato in classe. Adounis è un genitore e maestro: grazie a COOPI - Cooperazione Internazionale ha ricevuto la formazione pedagogica di base per insegnare ai bambini. Da molti anni le difficoltà nello svolgere questo lavoro per lui sono sempre state molte, ma quando gli abbiamo chiesto perché ha scelto di esercitare questa professione, ci ha risposto che era la sua vocazione:
Ho abbracciato questa professione spinto dal profondo desiderio di trasmettere la conoscenza alle giovani menti e alle donne non istruite. In passato sembrava che fossimo abbandonati a noi stessi, ma il progetto “Risposta educativa di emergenza per bambini vulnerabili colpiti dalla crisi centrafricana nella città di Bria” di COOPI mi dà grandi soddisfazioni e noi insegnanti ora siamo davvero formati. Credo che Dio ci abbia destinato a questa nobile missione educativa.
Grazie al finanziamento di UNICEF, oggi Sylvestre riceve uno stipendio regolare alla fine di ogni mese e dispone di tutte le attrezzature necessarie per svolgere la sua attività educativa. Il progetto lo sostiene ogni anno fornendogli kit scolastici ed educativi, oltre che distribuendo agli studenti materiali come zaini e kit per l'igiene. Campagne di sensibilizzazione e sessioni di formazione vengono organizzate, inoltre, anche per i genitori
La dedizione di Sylvestre è dimostrata dal fatto che ogni giorno cammina per un'ora e percorre i tre chilometri che lo separano dalla scuola in cui lavora per dimostrare ai suoi alunni l'importanza della convivenza e della coesione sociale. Ci racconta:
Come dice il proverbio “la pace non ha prezzo”. E come insegnante ritengo di svolgere un ruolo cruciale come costruttore di pace all'interno delle attività scolastiche.
Nonostante degli accordi di pace siano stati firmati ad inizio 2019, la Repubblica Centrafricana resta ancora oggi un Paese segnato da una lunga esperienza di conflitto, fomentato dalle lotte per lo sfruttamento dei ricchi minerali che il territorio centrafricano nasconde. Ad oggi è il secondo Paese meno sviluppato al mondo e dopo il conflitto ucraino più della metà della popolazione dipende dall’assistenza umanitaria. Soprattutto nei contesti rurali manca una struttura d’insegnamento solida e spesso i genitori istruiti operano come insegnanti. Dal 1974, anno in cui abbiamo iniziato ad operare in Repubblica Centrafricana, COOPI non ha mai lasciato il paese.